Consulenza scientifica
Dottoressa Paolini, le vitamine dove si trovano?
Le vitamine sono micronutrienti essenziali, la cui assunzione deve necessariamente avvenire con la dieta, poiché il nostro organismo non è in grado di produrle autonomamente. Tuttavia, è sempre più frequente il ricorso ad integratori vitaminici, soprattutto nei casi di una dieta non equilibrata o in presenza di patologie che compromettono l’assorbimento di queste molecole.
Bisogna, però, fare attenzione alle possibili controindicazioni degli integratori alimentari, soprattutto nei casi di autosomministrazione.
Le carenze vitaminiche quanto sono comuni?
Le carenze vitaminiche sono variabili; infatti alcune sono più frequenti e altre piuttosto rare. Frequente è la carenza di vitamina D, il cui deficit lo riscontriamo soprattutto nella menopausa, nei soggetti obesi, malnutriti o in coloro che si espongono poco al sole.
Abbastanza comune è anche la carenza di B1 e B2, soprattutto in chi ha una dieta a base di carboidrati troppo raffinati e quella di B12 negli anziani, nei vegani e vegetariani. Molto meno frequente è la carenza di vitamina K, E e C.
In quali casi è importante ricorrere ad una supplementazione vitaminica?
La supplementazione diventa necessaria quando si riscontra un deficit vitaminico, che può avere diverse cause. Infatti può dipendere dalla mancata o insufficiente assunzione di alcuni alimenti o in caso di un aumentato fabbisogno, come accade in gravidanza.
Tuttavia, la carenza di vitamine può dipendere anche da condizioni patologiche, che possono determinare un malassorbimento, come le patologie intestinali o l’alcolismo cronico. Pertanto, bisogna indagare attentamente la causa della carenza vitaminica.
Un’assunzione eccessiva o ingiustificata di integratori vitaminici può causare degli effetti collaterali?
Un’eccessiva assunzione di vitamine può causare un’ipervitaminosi, che può portare a disturbi più o meno gravi. In realtà le ipervitaminosi da assunzione di alimenti sono abbastanza rare, soprattutto se l’alimentazione è bilanciata e varia.
Possono, invece, verificarsi ipervitaminosi da abuso di integratori o in caso di assunzione contemporanea di alcuni farmaci che possono aumentare l’assorbimento delle vitamine o ridurne l’escrezione. Maggiori rischi di ipervitaminosi si hanno con le vitamine liposolubili (A,D,E,K), in quanto le idrosolubili vengono escrete con le urine.
A livello normativo quali differenze ci sono tra farmaco ed integratore alimentare?
Il farmaco è qualsiasi sostanza che abbia la capacità o almeno la possibilità di determinare una o più variazioni funzionali se introdotta in un organismo vivente. L’integratore alimentare, invece, è una fonte concentrata di nutrienti (minerali, vitamine o di altre sostanze) con effetto nutrizionale o fisiologico, commercializzati sotto forma di dose.
Tuttavia, gli integratori non possono vantare proprietà terapeutiche o capacità di prevenzione e cura di malattie. Inoltre, sono soggetti alle norme in materia di sicurezza alimentare.
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