TÈ E FRUTTI DI BOSCO: PROTEZIONE NATURALE CONTRO LA DEMENZA

Uno studio su oltre 122.000 persone rivela che consumare tè e frutti di bosco riduce il rischio di demenza fino al 38%, grazie ai flavonoidi. L’effetto è ancora più forte in chi soffre di ipertensione (-30%), ha una predisposizione genetica (-43%) o mostra sintomi depressivi (-48%). Questi composti migliorano la circolazione cerebrale, riducono la neuroinfiammazione e proteggono il cervello nel tempo. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Katia Gennai

Dietista. Ha conseguito il Diploma di Tecnico in Dietologia e Dietetica Applicata nel 1994; laurea triennale in dietistica nel 2004. Lavora presso l’UOSA di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’AOU Senese. Docente nel corso di laurea in Dietistica.

TÈ E FRUTTI DI BOSCO: LA COMBINAZIONE VINCENTE CONTRO LE MALATTIE NEURODEGENERATIVE

Bere e consumare frutti di bosco ogni giorno potrebbe essere un’arma efficace per contrastare le malattie neurodegenerative. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Jama Network Open e condotto dai ricercatori della Queen’s University di Belfast, che ha analizzato l’impatto di questi alimenti su oltre 122.000 persone. I risultati sono sorprendenti: un consumo regolare di cinque tazze di tè e mezza porzione di frutti di bosco al giorno potrebbe ridurre il rischio di sviluppare demenza di oltre un terzo. Gli effetti benefici si rivelano ancora più significativi nei soggetti ad alto rischio, come chi ha una predisposizione genetica, soffre di ipertensione o manifesta sintomi di depressione.

Il segreto di questa protezione risiederebbe nei flavonoidi, composti vegetali presenti in abbondanza in alcuni alimenti di uso comune come mirtilli, lamponi, more, tè e persino cioccolato fondente. Queste sostanze sono note per le loro potenti proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, che aiutano a proteggere le cellule cerebrali dallo stress ossidativo e dall’infiammazione, due fattori chiave nello sviluppo di patologie neurodegenerative.

Integrare e frutti di bosco nella propria dieta è un gesto semplice ma efficace per promuovere il benessere cerebrale. Oltre ai loro effetti protettivi, questi alimenti contribuiscono anche a migliorare la circolazione sanguigna, ridurre la pressione arteriosa e supportare il microbiota intestinale, un altro elemento chiave per la salute del cervello.

In un’epoca in cui le malattie neurodegenerative rappresentano una crescente sfida sanitaria, adottare abitudini alimentari che favoriscono la protezione delle funzioni cognitive potrebbe fare la differenza. Un motivo in più per godersi una buona tazza di e una gustosa porzione di frutti di bosco ogni giorno!

LO STUDIO: OSSERVATI OLTRE 122.000 ADULTI

I ricercatori hanno esaminato i dati di 121.986 individui britannici di età compresa tra 40 e 70 anni, tutti privi di diagnosi di demenza all’inizio dello studio. I partecipanti facevano parte del progetto UK Biobank tra il 2006 e il 2010 e sono stati seguiti nel tempo per valutare l’evoluzione della loro salute cerebrale. Oltre al rischio genetico di sviluppare malattie neurodegenerative, lo studio ha preso in considerazione fattori aggravanti come la pressione alta e i sintomi di depressione.

Per raccogliere dati accurati sulle abitudini alimentari, i ricercatori hanno utilizzato il questionario Oxford WebQ, che ha permesso di analizzare la frequenza di consumo giornaliero di 32 bevande e 206 alimenti. A ciascun alimento è stato attribuito un valore in base alla quantità di flavonoidi contenuti, permettendo così di classificare i partecipanti in base all’assunzione di questi composti benefici.

Dall’analisi è emerso che i principali alimenti che apportano flavonoidi includono il tè nero e verde, il vino rosso, le mele, i frutti di bosco, l’uva, le arance, il pompelmo, i peperoni, le cipolle e il cioccolato fondente. Un consumo costante di questi alimenti è stato associato a una significativa riduzione del rischio di sviluppare demenza e altre patologie neurodegenerative.

Lo studio rafforza l’idea che una dieta ricca di flavonoidi possa avere un impatto positivo sulla salute cerebrale, grazie alle loro proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive. Integrare alimenti come e frutti di bosco nella propria alimentazione quotidiana rappresenta una strategia semplice e naturale per proteggere il cervello e ridurre il rischio di demenza nel lungo termine.

UN AIUTO CONTRO LA DEMENZA, SOPRATTUTTO PER CHI È A RISCHIO

Integrare nella dieta e frutti di bosco può fare la differenza nella prevenzione delle malattie neurodegenerative.

L’effetto protettivo dei flavonoidi si rivela particolarmente forte nei soggetti più vulnerabili. Confrontando le abitudini alimentari di chi segue una dieta ricca di questi composti con quelle di chi ne consuma pochi, i ricercatori hanno evidenziato una differenza giornaliera di sei porzioni e una conseguente riduzione del rischio di demenza nei gruppi più a rischio:

  • 30% in meno di rischio per chi soffre di ipertensione
  • 43% in meno di rischio per chi ha una predisposizione genetica alle malattie neurodegenerative
  • 48% in meno di rischio per chi manifesta sintomi di depressione

Questi risultati dimostrano come la nutrizione possa giocare un ruolo cruciale nella protezione del cervello, soprattutto per chi presenta fattori predisponenti alla demenza.

BIBLIOGRAFIA

  1. Cassidy A, Minihane AM. The role of flavonoids in cognitive aging and dementia risk: evidence and mechanisms. Ageing Res Rev. 2020.
  2. Shishtar E, Rogers GT, Blumberg JB, et al. Long-term dietary flavonoid intake and risk of Alzheimer disease and related dementias in US adults. Neurology. 2022.
  3. Panza F, Solfrizzi V, Barulli MR, et al. Coffee, tea, and caffeine consumption and prevention of late-life cognitive decline and dementia: a systematic review. J Alzheimers Dis. 2015.

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