RABARBARO: UN AIUTO A FEGATO E INTESTINO

Il rabarbaro è una pianta dalle molteplici proprietà terapeutiche, utilizzata in fitoterapia per i suoi benefici lassativi, antimicrobici, ipolipidemizzanti, protettivi del fegato e della vescica, e per le sue azioni antinfiammatorie e di miglioramento della circolazione sanguigna. Tuttavia, è importante usarlo sotto controllo medico, specialmente per trattamenti a lungo termine. Scopri di più con medici di Cibum dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Katia Gennai

Dietista. Ha conseguito il Diploma di Tecnico in Dietologia e Dietetica Applicata nel 1994; laurea triennale in dietistica nel 2004. Lavora presso l’UOSA di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’AOU Senese. Docente nel corso di laurea in Dietistica.

RABARBARO: PROPRIETÀ E UTILIZZI IN CUCINA

Il rabarbaro (Rheum rhabarbarum) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Polygonacee. Originaria dell’Asia, in particolare della Cina e del Tibet, è nota per i suoi fusti carnosi e commestibili e per le sue proprietà terapeutiche. I fusti del rabarbaro sono di solito di colore verde scuro o rosso, con una consistenza simile al sedano, e un sapore acidognolo che varia in base alle diverse varietà della pianta.

Caratteristiche della Pianta

La pianta è composta da un lungo gambo rossastro, sormontato da grandi foglie che, tuttavia, non vengono utilizzate in cucina. Le parti comunemente impiegate per la preparazione di dolci, marmellate e sciroppi sono le coste. Le foglie contengono acido ossalico e sono tossiche se consumate in grandi quantità, quindi è fondamentale utilizzare solo i fusti.

Varietà di Rabarbaro

Esistono diverse varietà di rabarbaro, ognuna con sfumature di gusto differenti:

  • Varietà a gambo e polpa verdi: Hanno un sapore più asprigno.
  • Varietà a gambo e polpa rossi: Offrono un gusto più dolce e meno acido.

Proprietà Medicinali

Il rabarbaro è conosciuto fin dai tempi antichi per le sue proprietà medicinali. È stato tradizionalmente utilizzato per trattare problemi digestivi e altri disturbi intestinali. Le sue proprietà terapeutiche lo rendono un rimedio naturale per favorire la digestione e alleviare i disturbi gastrointestinali.

Utilizzi in Cucina

In cucina, il rabarbaro è apprezzato per il suo sapore distintivo e viene spesso utilizzato per preparare:

  • Dolci: Torte e crostate
  • Marmellate: Per sfruttare il suo gusto acidognolo
  • Sciroppi: Ideali per bevande rinfrescanti

I PRINCIPI ATTIVI DEL RABARBARO: BENEFICI E PROPRIETÀ TERAPEUTICHE

Il rabarbaro (Rheum rhabarbarum) è noto per contenere vari principi attivi che gli conferiscono numerose proprietà terapeutiche. Tra questi, i più rilevanti sono i sennosidi dimerici, gli antrachinoni e i glicosidi, che contribuiscono a diverse azioni benefiche per la salute.

Sennosidi Dimerici

I sennosidi dimerici sono noti per la loro potente azione purgante. Questi composti chimici stimolano il transito intestinale, rendendo il rabarbaro utile in caso di stitichezza.

Antrachinoni

Gli antrachinoni rappresentano i principali costituenti chimici del rabarbaro e si dividono in due categorie: liberi e combinati.

Antrachinoni Liberi:

  • Reina: Questo composto esercita un’azione protettiva sui reni e contribuisce a migliorare i disturbi lipidici.
  • Emodina: Possiede diverse proprietà farmacologiche, tra cui la riduzione dell’ipertensione, il miglioramento della microcircolazione e l’abbassamento della concentrazione dei lipidi nel sangue.
  • Aloe-emodina: È conosciuta per le sue virtù antinfiammatorie, antimicotiche, antibatteriche e purganti.
  • Crisofanolo: Questo composto protegge il sistema nervoso e riduce i danni causati dai radicali liberi.
  • Fiscione: Ha proprietà neuroprotettive, contribuendo a mantenere in salute il sistema nervoso.

Antroni e Diantroni

Gli antroni e diantroni sono altre componenti chimiche caratteristiche del rabarbaro e sono principalmente responsabili della sua attività purgante.

RABARBARO: BENEFICI PER LA SALUTE

Il rabarbaro (Rheum rhabarbarum) è ampiamente utilizzato in fitoterapia grazie ai suoi numerosi principi attivi che offrono una vasta gamma di benefici per la salute. Le parti della pianta utilizzate per preparare rimedi fitoterapici o farmaci sono le radici e il rizoma, la parte sotterranea del fusto. Questi contengono le molecole con azione potenzialmente farmacologica e terapeutica.

Principi Attivi e Azioni Terapeutiche

Sennosidi e Antrachinoni:

  • Sennosidi: Hanno un effetto lassativo, aumentando la motilità intestinale.
  • Antrachinoni: Questi composti, tra cui reina, emodina, aloe-emodina, crisofanolo e fiscione, sono i principali costituenti chimici del rabarbaro. Gli antrachinoni esercitano azioni antimicrobiche, migliorano i livelli di colesterolo e favoriscono la salute della mucosa intestinale.

Benefici Principali del Rabarbaro

Regolarizzazione dell’Intestino: Il rabarbaro è usato principalmente per trattare la stipsi occasionale. I sennosidi e i reinosidi stimolano la motilità intestinale e aumentano la concentrazione di acqua nell’intestino crasso. Inoltre, i tannini presenti nel rabarbaro contribuiscono a un effetto astringente, che si manifesta dopo l’azione purgante.

Protezione del Fegato e della Circolazione Sanguigna: Gli antrachinoni e i tannini proteggono e riparano il fegato, migliorando condizioni come la fibrosi epatica. Il rabarbaro migliora anche la viscosità plasmatica e l’ematocrito, contribuendo alla coagulazione del sangue grazie al crisofanolo.

Azione Ipolipidemizzante: Il rabarbaro riduce la concentrazione di lipidi nel sangue e abbassa i livelli di colesterolo LDL, grazie all’azione della reina e dell’emodina, prevenendo così malattie cardiovascolari come l’aterosclerosi.

Protezione della Vescica: La pianta esercita un’azione protettiva a livello renale, dovuta alla sua attività antibatterica, antinfiammatoria, diuretica e regolatrice del metabolismo.

Azione Respiratoria e Antinfiammatoria: Il rabarbaro migliora l’ossigenazione nei casi di sindrome da distress respiratorio acuto e ha effetti terapeutici su altre patologie respiratorie. Le proprietà antinfiammatorie della reina, dell’emodina e dell’aloe-emodina sono particolarmente efficaci nel ridurre l’infiammazione interferendo con le citochine.

RABARBARO: TABELLA NUTRIZIONALE

NutrienteQuantità per 100 g
Acqua80.83 g
Energia71 kcal
Proteine0.81 g
Lipidi0.22 g
Carboidrati17.45 g
Fibre1.6 g
Zuccheri14.4 g
Calcio73 mg
Ferro0.2 mg
Magnesio11 mg
Fosforo13 mg
Potassio233 mg
Sodio4 mg
Selenio1.1 µg
Vitamina C5.7 µg
Folati4 µg
Colina5.5 µg
Vitamina A4 µg
Betacarotene46 µg
Luteina + zeaxanthin129 µg
Vitamina K26.3 µg

BIBLIOGRAFIA

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