Consulenza scientifica
PERCHÈ ALLENARSI
La miglior prestazione è determinata principalmente dalla precisione dei movimenti eseguiti in velocità nelle diverse situazioni di gioco. L’allenamento deve tendere a questi obiettivi da raggiungere:
- precisione del gesto tecnico
- esecuzione sempre più veloce
- adattamento alle situazioni di gioco
Per fare tutto questo è necessario comprendere, provare, ripetere e ragionarci sopra. Il periodo dell’allenamento serve per realizzare tutte queste cose e far crescere le nostre capacità tecniche e agonistiche.
UN PROGRAMMA È NECESSARIO
Dobbiamo considerare un programma annuale che preveda (in modo semplificato) dei cicli di allenamento. Possiamo prevedere un ciclo pre-campionato, uno durante il campionato e uno post-campionato.
Nel periodo che precede le gare ufficiali, dopo la pausa estiva, si dovrà dare più spazio inizialmente alla preparazione fisica, cercando di adattarsi al gioco. Qui bisogna intendere bene che, oltre ad una preparazione fisica generale, per la quale vanno bene tutti gli esercizi di tipo aerobico, progressivamente si dovrà dare maggior spazio ad una preparazione fisica specifica nella quale includere esercitazioni che si avvicinino il più possibile allo sport praticato.
Essendo, dal punto di vista energetico, uno sport “anaerobico-alattacido” si dovranno prevedere scatti intensi, ma di brevissima durata, ripetuti nel tempo con intervalli di recupero, salti, esercizi di pre-acrobatica, tutti eseguiti in modo esplosivo tale da figurare uno sforzo simile a quello della gara.
Man mano che ci avviciniamo al periodo agonistico, la tecnica dovrà progressivamente prendere il sopravvento, assieme allo studio della tattica di gioco per costruire una squadra competitiva. Nella fase agonistica, con partite che hanno generalmente un ritmo settimanale, si dovrà dare spazio al gioco e allo studio delle varie situazioni, non dimenticando che ciascuna partita giocata può dirci, anche a livello tecnico, dove e come lavorare. Queste indicazioni dovranno essere riportate poi nell’allenamento.
Dopo il campionato o torneo si tornerà a dare più spazio agli aspetti fisici e tecnici individuali.
L’ORGANIZZAZIONE DELL’ALLENAMENTO
Quanto tempo abbiamo a disposizione? Pensiamo ad una ora e mezza di allenamento. La durata di ciascuna fase dipenderà dal periodo in cui ci troviamo. Vediamo ad esempio come si può sviluppare un allenamento sulla tecnica individuale e di squadra che potrebbe occupare 45 minuti dei 90 previsti.
Possiamo distinguere un allenamento “analitico” sui singoli fondamentali di gioco, con esercizi che potremmo definire di “trattamento della palla” dove quella che interessa è l’esecuzione del fondamentale nel modo ottimale, staccata dalle situazioni di gioco.
Si potranno prevedere esercizi studiati allo scopo per far crescere l’atleta nella esecuzione del gesto tecnico. Siccome, però, sappiamo che la Pallavolo è uno “sport di situazione”, dovremo anche prevedere un allenamento sulla “gestione della palla”, dove lo stesso gesto tecnico sarà calato in situazioni individuali che prevedano la variabilità del gioco e l’adeguamento del gesto a queste determinate variabili.
Infine, arriveremo ad una “gestione del gioco” dove i gesti tecnici individuali saranno correlati non solo al rapporto individuale con la palla che può essere gestita in una varietà e quantità elevata di modi, ma anche alle varie situazioni di gioco che comportano la presenza di compagni e avversari con cui relazionarsi.
In questo modo si arriva al gioco vero e proprio da provare nelle sue multiformi sfaccettature, costruendo, se ne siamo capaci, un nostro modo di interpretarlo, fatto di gesti tecnici e soluzioni tattiche da usare in momenti precisi della gara.
L’ESPERTO: USO DELLA PALLA E DIVERTIMENTO
“Due sono le cose da considerare per un allenamento efficace. Una è rappresentata dal fatto che più si usa la palla e meglio è. Si prende maggiore dimestichezza con l’attrezzo del gioco (la palla) e l’allenamento è anche più piacevole. Anche alcuni esercizi per la preparazione fisica possono essere fatti con la palla.” Indica il Professor Giuliano Fontani, che aggiunge: “L’altra è la regola che ci dobbiamo allenare con finalità precise e ci dobbiamo divertire. L’allenamento non deve essere un peso, ma un luogo fisico e mentale dove assieme ad altri costruiamo qualcosa in comune, ci poniamo degli obiettivi da raggiungere insieme. Quindi, il programma e gli esercizi devono tener conto di questi due aspetti fondamentali che sono, poi, anche alla base dei risultati.”
BIBLIOGRAFIA
- Paolini M. – Il nuovo sistema pallavolo. Tecnica, tattica e didattica con esercitazioni pratiche. Calzetti & Mariucci, 2006
- Mencarelli M., Merazzi M. – La preparazione fisica per il volley. Didattica ed esercizi fondamentali. Calzetti & Mariucci, 2013
- Marchetti M. – Eserciziario della pallavolo. 352 esercitazioni per la costruzione di sedute di allenamento originali ad ogni livello. Calzetti & Mariucci, 2014
- Bompa T., Buzzichelli C. – Periodizzazione dell’allenamento sportivo. Calzetti & Mariucci, 2017
- Marchetti M. – La pallavolo dalla A1 alla Z. Guida tecnica progressiva per gli allenatori. Calzetti & Mariucci, 2020
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