MALNUTRIZIONE NEI PAZIENTI ONCOLOGICI: RISCHI E SOLUZIONI

La malnutrizione nei pazienti oncologici è un problema frequente, con effetti negativi su qualità di vita, prognosi e tolleranza ai trattamenti. Condizioni come sarcopenia e cachessia, spesso sottodiagnosticate, aumentano il rischio di complicazioni e peggiorano il recupero funzionale. I trattamenti antitumorali, con effetti collaterali quali nausea, diarrea e alterazioni del gusto, influenzano l'assunzione di cibo, aggravando il rischio di malnutrizione. Una valutazione nutrizionale regolare e interventi personalizzati, basati su tipo di tumore e stadio, sono fondamentali. Mantenere uno stato nutrizionale ottimale aiuta a migliorare benessere, ridurre la tossicità dei trattamenti e aumentare le probabilità di sopravvivenza. Scopri di più con i medici di Cibum dell'Azienda ospedaliero-universitaria Senese

tumori malnutrizione

Consulenza scientifica

Roberto Petrioli

Medico oncologo. Direttore ff della UOC Oncologia Medica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. I principali settori di interesse sono i tumori dell‘apparato gastroenterico e genitourinario, il trattamento personalizzato dei pazienti anziani.

RISCHIO DI MALNUTRIZIONE NEI PAZIENTI ONCOLOGICI

L’OMS definisce la malnutrizione come una carenza o un eccesso nell’assunzione dei nutrienti, uno squilibrio di nutrienti essenziali o un loro alterato utilizzo. La malnutrizione è un problema molto frequente nei pazienti oncologici e si stima che nel mondo dal 20 al 70% dei pazienti oncologici soffra di malnutrizione, e un 10-20% dei decessi sia legato a questo problema.

Il rischio di malnutrizione è presente soprattutto dopo interventi chirurgici per tumore dello stomaco, intestino tenue, pancreas, distretto testa-collo (esofago). La maggior parte dei pazienti con questi tipi di tumore è già sottopeso al momento della diagnosi e nel caso di intervento chirurgico, la malnutrizione può aumentare le complicazioni postoperatorie, le complicanze infettive, le perdite anastomotiche, le polmoniti postoperatorie e peggiorare la sopravvivenza libera da malattia.

Il rischio di malnutrizione è presente nei pazienti con effetti collaterali da trattamento antitumorale come diarrea persistente, nausea, vomito, e anche in pazienti con disagi psicologici.

Nei pazienti oncologici la malnutrizione porta a una più prolungata ospedalizzazione, a un grado più elevato di tossicità ai trattamenti antitumorali, a un peggioramento della qualità di vita, e al peggioramento della prognosi.

SARCOPENIA E CACHESSIA

La sarcopenia è associata alla malnutrizione del paziente neoplastico, e consiste in una progressiva e generalizzata perdita di massa muscolare e di forza che può influire negativamente sulla riabilitazione e recupero delle normali funzioni dei pazienti. La sarcopenia è causata da una riduzione dell’attività fisica, stato infiammatorio sistemico e alterazioni metaboliche legate al tumore.

Si stima che circa il 35% dei pazienti neoplastici presenti sarcopenia, e soprattutto nei soggetti con malattia avanzata che hanno intrapreso il percorso di cure palliative.

La cachessia è una condizione multifattoriale caratterizzata da una perdita di peso involontaria, atrofia muscolare, astenia, perdita di appetito, stato infiammatorio sistemico, e fa presagire una prognosi infausta.

La cachessia è presente soprattutto negli stadi più avanzati della malattia, ma si può osservare anche negli stadi iniziali dei tumori molto aggressivi e a rapida crescita, ed è ancora oggi sottodiagnosticata. Il trattamento precoce della malnutrizione, sarcopenia e cachessia può migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita del paziente.

PAZIENTI IN FOLLOW-UP

Un aspetto da considerare è che fortunatamente le terapie antitumorali sono progressivamente migliorate in efficaca e tollerabilità, con la reale possibilità di cronicizzare la malattia in molti casi, e molta attenzione viene rivolta oggi a questi pazienti anche per quanto riguarda l’aspetto della dieta e della nutrizione.

Infatti per i pazienti in follow-up mantenere un corretto stato nutrizionale è associato a un miglior controllo della tossicità a lungo termine e degli effetti collaterali delle terapie di mantenimento, aumenta la sensazione di benessere e riduce il rischio di ricaduta.

TRATTAMENTI ANTITUMORALI E MALNUTRIZIONE

I trattamenti antitumorali possono avere effetti significativi sullo stato nutrizionale dei pazienti oncologici poichè gli effetti collaterali possono interferire con l’assunzione del cibo.

Nausea, vomito, diarrea, mucosite, alterazioni del gusto, sono effetti collaterali comuni di molti chemioterapici, della radioterapia effettuata in determinate sedi, e anche di molti nuovi farmaci assunti per via orale, come i TKi inibitori (target therapy) che possono danneggiare la mucosa gastrica e intestinale.

VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE DEL PAZIENTE ONCOLOGICO

La valutazione nutrizionale è un elemento fondamentale dell’approccio al paziente affetto da malattia tumorale, già alla prima visita. E‘ poi importante valutare regolarmente l’apporto nutrizionale, le variazioni di peso e l’indice di massa corporea (BMI) anche durante i controlli periodici.

La malnutrizone nei pazienti con tumore deve essere prevenuta e corretta mediante mediante strumenti validati che consentano di valutare il rischio di malnutrizione e effettuare gli interventi correttivi con criteri comuni che consentano di standardizzare la pratica clinica.

Ad oggi mancano ancora dei consigli nutrizionali unici e validi per pazienti oncologici malnutriti e il consiglio è generalmente quello di mantenere una dieta sana ed equilibrata, ma è auspicabile un intervento nutrizionale personalizzato che tenga conto delle esigenze nutrizionali di quello specifico paziente in base al tipo di tumore, allo stadio e al tipo di trattamento.

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