LA MALNUTRIZIONE NELL’ANZIANO

L'invecchiamento è un processo che modifica il nostro organismo. Il rischio di malnutrizione è spesso alto con il conseguente aumento del peso, disidratazione e problemi alle ossa. È perciò necessario un adeguato stile di vita calibrato su un'età avanzata che prevenga la possibilità di malnutrizione e promuova la salute nell'anziano. Scopri come con i medici di Cibum dell'Azienda ospedaliero-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Marco Bellini

Medico Chirurgo, specialista in Geriatria, Dottore di Ricerca in Farmacologia Clinica. Direttore della UOSA Cronicità e Fragilità negli Anziani presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese. Professore a Contratto presso la Scuola di Specializzazione in Geriatria e la Scuola di Specializzazione in Cardiologia dell’Università degli Studi di Siena. Ex Presidente del Comitato Scientifico A.S.P. Città di Siena. Membro del Direttivo Nazionale A.M.Ge

LE ALTERAZIONI DELL’INVECCHIAMENTO

Il processo di invecchiamento determina nell’organismo una serie graduale e continua di modifiche a carico degli organi e degli apparati, che possono esitare in disturbi e conseguenze anche notevoli.

A causa dell’invecchiamento, l’organismo riduce molte delle sue capacità fisiologiche determinando una modifica della composizione corporea quali:

Rapporto massa magra (FFM)/massa grassa (FM) a favore di quest’ultima

Riduzione del contenuto idrico

Alterazione del contenuto minerale delle ossa

Sull’apparato digerente, l’invecchiamento delle mucose della lingua, dell’esofago, dello stomaco e dell’intestino possono provocare alterazioni della digestione e dell’assorbimento delle sostanze nutritive.

Alle alterazioni strutturali, si associano spesso negli anziani alterazioni funzionali indotte per esempio da difetti della masticazione a causa dalla perdita dei denti (edentulia), oppure difetti della deglutizione (disfagia) o più frequentemente da stipsi per la scarsa motilità intestinale.

Il tutto è poi aggravato da una ridotta percezione degli stimoli corporei (fame e sete) e dalla predisposizione a comorbilità psichiatriche (disturbi depressivi e/o ansiosi) o neuro-degenerative (morbo di Alzheimer, di Parkinson ecc).

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L’ESPERTO: INVECCHIAMETO E MALNUTRIZIONE

“Tutto ciò, associato a comportamenti o abitudini dietetiche erronee, a ristrettezze economiche, all’isolamento sociale, all’istituzionalizzazione, è alla base di un fenomeno assai frequente nell’anziano, denominato malnutrizione.” Afferma il dottor Marco Bellini, che spiega: “Per malnutrizione si intende uno stato di squilibrio, a livello cellulare, fra il rifornimento di nutriente e di energia – troppo scarso o eccessivo – e il fabbisogno del corpo per assicurare il mantenimento, le funzioni, la crescita e la riproduzione.”

LO SCREENING PER LA MALNUTRIZIONE

La malnutrizione proteico-calorica è, insieme con il deficit di minerali e vitamine, particolarmente frequente nell’anziano ed è correlata ad una maggiore incidenza di malattie croniche, maggiore incidenza di infezioni e peggioramento della qualità di vita.

La malnutrizione può essere individuata con l’impiego di semplici scale di screening. Tra le più usate, specifica per la popolazione anziana, si ricorda il Mini Nutritional Assessment (MNA).

Se il test di screening risulta positivo, sussiste l’indicazione alla valutazione nutrizionale, per la verifica della presenza di malnutrizione e l’individuazione del grado.

MALNUTRIZIONE E PREVENZIONE

Consigli nutrizionali per la prevenzione della malnutrizione:

  • Pasti piccoli e frazionati
  • Valutazione della masticazione (attenzione alla disfagia)
  • Dieta variata e bilanciata
  • Garantire l’introito proteico di amminoacidi essenziali utili a preservare la massa muscolare
  • Fare attenzione che l’apporto degli zuccheri non sia eccessivo
  • Favorire il consumo di ortaggi e frutta freschi contenenti un’abbondante razione di vitamine, idrosolubili, oligoelementi, antiossidanti, acqua e fibra alimentare
  • Assicurare un adeguato introito di acidi grassi essenziali (omega 3)
  • Limitare il consumo di bevande alcoliche
  • Promuovere il consumo di acqua
  • Promuovere, quando possibile, il mantenimento dell’efficienza muscolare generale attraverso un piano personalizzato di potenziamento muscolare e di allenamento cardiovascolare
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BIBLIOGRAFIA

  1. Kaiser MJ, Bauer JM, Ramsch C, Uter W, Guigoz Y, Cederholm T, Thomas DR, Anthony P, Charlton KE, Maggio M, Tsai AC, Grathwohl D, Vellas B, Sieber CC; MNA-International Group. Validation of the Mini Nutritional Assessment short-form (MNA-SF): a practical tool for identification of nutritional status. J Nutr Health Aging. 2009
  2. Albay VB, Tutuncu M. MNA-SF is not sufficient without questioning protein and fruit-vegetable consumption to detect malnutrition risk in Parkinson’s Disease. Acta Neurol Belg. 2021
  3. Kaiser MJ, Bauer JM, Rämsch C, Uter W, Guigoz Y, Cederholm T, Thomas DR, Anthony PS, Charlton KE, Maggio M, Tsai AC, Vellas B, Sieber CC; Mini Nutritional Assessment International Group. Frequency of malnutrition in older adults: a multinational perspective using the mini nutritional assessment. J Am Geriatr Soc. 2010

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