LISTERIA MONOCYTOGENES: RISCHI, SINTOMI E PREVENZIONE

La Listeria monocytogenes è un batterio diffuso in suolo, acqua e alimenti come latticini, carne e verdure crude. Provoca la listeriosi, un'infezione potenzialmente grave, soprattutto nei soggetti fragili come neonati, anziani e donne in gravidanza. Si trasmette principalmente attraverso il cibo contaminato, ma può essere prevenuta con norme igieniche, cottura adeguata e corretta conservazione. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

Listeria

Consulenza scientifica

Katia Gennai

Dietista. Ha conseguito il Diploma di Tecnico in Dietologia e Dietetica Applicata nel 1994; laurea triennale in dietistica nel 2004. Lavora presso l’UOSA di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’AOU Senese. Docente nel corso di laurea in Dietistica.

LISTERIA: IL BATTERIO INVISIBILE CHE MINACCIA GLI ALIMENTI E LA SALUTE

La Listeria monocytogenes è un batterio pericoloso che si annida nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione, riuscendo a contaminare numerosi alimenti. Questa contaminazione può portare alla listeriosi, un’infezione di origine alimentare classificata tra le principali tossinfezioni alimentari. Secondo il Ministero della Salute, la Listeria è un batterio ubiquitario, ossia presente in vari ambienti naturali, e può essere rintracciato in cibi di consumo quotidiano come latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte e insaccati poco stagionati.

LISTERIOSI: UN RISCHIO EMERGENTE PER LA SANITÀ PUBBLICA

La listeriosi è una malattia nota da oltre un secolo, con evidenze documentate già dalla fine dell’800 in diverse specie animali. Tuttavia, il primo caso umano è stato identificato solo nel 1929, seguito dal primo caso perinatale nel 1936. Oggi, nei Paesi occidentali, questa infezione rappresenta una crescente sfida per la sanità pubblica, soprattutto a causa della sua gravità nei soggetti più vulnerabili.

Sebbene la listeriosi sia considerata una patologia relativamente rara, il suo impatto sulla salute può essere devastante. La malattia si manifesta spesso con un quadro clinico severo, caratterizzato da sintomi che vanno dalla febbre e gastroenterite a forme più gravi come sepsi e meningite. Il tasso di mortalità associato a questa infezione è elevato, in particolare tra neonati, anziani, donne in gravidanza e persone immunocompromesse.

Negli ultimi anni, si è osservato un aumento delle epidemie di listeriosi, spesso correlate alla distribuzione di cibi contaminati tramite le grandi catene di ristorazione. Questo fenomeno ha evidenziato l’importanza di un controllo rigoroso lungo l’intera filiera alimentare, dalla produzione alla vendita, per ridurre il rischio di contaminazione.

LISTERIOSI: COME SI TRASMETTE E QUALI SONO I RISCHI

La Listeria monocytogenes si trasmette principalmente attraverso il consumo di alimenti contaminati. Sebbene bambini e adulti sani possano contrarre l’infezione senza sviluppare sintomi gravi, nei soggetti più fragili la malattia può manifestarsi in forme severe e potenzialmente letali.

L’intensità dei sintomi della listeriosi dipende da diversi fattori, tra cui la dose infettante e lo stato di salute dell’individuo. Nei casi più lievi, la malattia si presenta con sintomi simil-influenzali o gastroenterici, spesso accompagnati da febbre alta. Nei soggetti a rischio, invece, la Listeria può provocare complicazioni più gravi come sepsi, meningite e, nelle donne in gravidanza, aborto spontaneo.

Uno dei motivi per cui la Listeria monocytogenes rappresenta una minaccia per la sicurezza alimentare è la sua capacità di sopravvivere alle basse temperature. Il batterio resiste bene nei cibi conservati a 4°C, la temperatura tipica della refrigerazione domestica, e tollera l’essiccamento. Tuttavia, è molto sensibile alle alte temperature, motivo per cui la cottura adeguata degli alimenti rappresenta un’efficace strategia di prevenzione.

LISTERIOSI: COME CURARLA E QUALI STRATEGIE ADOTTARE PER PREVENIRLA

La listeriosi è un’infezione batterica che richiede un trattamento tempestivo per evitare complicazioni gravi. La cura si basa su una terapia antibiotica, efficace sia negli adulti che nei bambini. Un aspetto particolarmente importante riguarda le donne in gravidanza: un intervento precoce con antibiotici può prevenire la trasmissione della malattia al feto, riducendo il rischio di complicazioni perinatali.

La migliore strategia per combattere la Listeria monocytogenes è la prevenzione, basata su corrette pratiche di igiene alimentare. Tra le principali raccomandazioni troviamo:

  • Lavare accuratamente frutta e verdura sotto acqua corrente prima di consumarle, tagliarle o cuocerle, anche se verranno sbucciate.
  • Utilizzare una spazzola pulita per alimenti come meloni e cetrioli.
  • Asciugare i prodotti con un panno pulito o con un tovagliolo di carta.
  • Separare le carni crude dagli altri alimenti, evitando il contatto con verdure e cibi già pronti al consumo.

Mantenere un ambiente pulito in cucina è essenziale per prevenire la contaminazione crociata. Alcune semplici ma efficaci abitudini includono:

  • Lavarsi le mani regolarmente, soprattutto dopo aver toccato alimenti crudi.
  • Pulire coltelli, taglieri e piani di lavoro dopo aver manipolato cibi crudi.
  • Mantenere il frigorifero alla giusta temperatura, con il termostato impostato a 4°C e il congelatore sotto i -17°C.
  • Pulire regolarmente il frigorifero, eliminando residui di carne cruda e igienizzando pareti e ripiani con acqua calda e sapone liquido.

La Listeria monocytogenes è un batterio resistente al freddo, ma molto sensibile alle alte temperature. Per questo motivo, è fondamentale:

  • Cuocere accuratamente la carne, assicurandosi che abbia raggiunto una temperatura interna sicura.
  • Consumare il prima possibile i prodotti precotti o pronti al consumo.
  • Evitare di conservare gli alimenti oltre la data di scadenza.
  • Riporre gli avanzi in contenitori poco profondi, per facilitarne il raffreddamento rapido, e consumarli entro 3-4 giorni.
  • Assicurarsi che formaggi molli e latte siano prodotti con latte pastorizzato.

BIBLIOGRAFIA

  1. Schlech WF. Foodborne listeriosis. Clin Infect Dis., 2000.
  2. Swaminathan B, Gerner-Smidt P. The epidemiology of human listeriosis. Microbes Infect., 2007.
  3. European Food Safety Authority (EFSA). Listeria monocytogenes contamination of ready-to-eat foods and related risk for human health in the EU. EFSA Journal, 2018.

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