Consulenza scientifica
COS’È LA PALLAVOLO
La Pallavolo è un gioco in cui due squadre si affrontano su di un campo diviso da una rete giocando con un attrezzo costituito da una palla. Una squadra riesce a vincere una partita se realizza un certo numero di punti. Per realizzare un punto, lo scopo di fondo è impedire che la palla cada sul nostro campo (difesa) e fare in modo che questa cada sul campo avversario (attacco) o che gli avversari non riescano a respingerla nel nostro.
In base a questa semplice definizione, si può capire che il modo con cui una squadra ottiene il punto viene facilitato se questa squadra gioca la palla in modo efficace, avendo a disposizione, per regolamento, tre possibili passaggi. In questo senso la pallavolo è indubbiamente un vero e proprio gioco di squadra, perché è in base a come i giocatori interagiscono sia in attacco che in difesa che si possono creare le condizioni migliori per fare punto.
Per rendere migliori e più efficaci queste interazioni occorre sviluppare una adeguata tecnica di gioco. La tecnica di gioco presuppone la presenza e lo sviluppo di abilità fisico-motorie che la rendano attuabile e ne permettano il miglioramento. Questo può essere ottenuto con un allenamento adeguato.
LE CARATTERISTICHE DEL GIOCO
Un ulteriore aspetto va considerato. La pallavolo può essere definita uno Sport di situazione. Ciò significa che la palla, il campo, la rete, compagni ed avversari e altri numerosi fattori presenti creano infinite situazioni diverse di gioco per cui il giocatore deve organizzare i propri movimenti in modo sempre diverso per ottenere gli scopi previsti. Ciò crea un’ulteriore necessità di migliorare la tecnica e le abilità fisico-motorie. Potremmo anche aggiungere che questo richiede anche il miglioramento dell’intesa tra i componenti della squadra.
Da tutte queste cose si può capire che la pallavolo è uno sport complesso in cui non basta essere sul campo per realizzare un gioco appagante per l’individuo, ma più è affinata la tecnica e migliori sono le abilità fisico-motorie e, anche a livello amatoriale, più il gioco è divertente.
Dal punto di vista del dispendio energetico la pallavolo è uno sport definito “anaerobico-alattacido” con fasi di gioco esplosive di alta intensità, ma di durata molto breve. Questa definizione dipende dal fatto che le azioni di gioco, per regolamento, si interrompono ad ogni punto e riprendono con una successiva battuta (servizio) da parte della squadra che ha ottenuto il punto. Le azioni di gioco sono brevi, anche negli scambi più lunghi difficilmente si superano i due minuti.
Gli intervalli tra una fase di gioco e l’altra, seppur brevi, consentono un facile recupero e, normalmente, i muscoli non producono acido lattico. Anche in questo caso le caratteristiche del gioco condizionano il tipo di preparazione e l’allenamento che dovranno prevedere esercizi adeguati a queste caratteristiche.
Un altro aspetto molto importante è rappresentato dal coinvolgimento mentale del gioco che richiede un forte controllo delle capacità attentive nelle loro varie forme e un loro mantenimento per lunghi periodi di tempo fino ad arrivare a parlare di una vera e propria fatica mentale nelle gare più combattute che ne può condizionare il risultato. Spesso, ad alti livelli, dove gli aspetti tecnici e fisico-motori si equivalgono è proprio la tenuta mentale a fare la differenza in partite che spesso si decidono per pochi punti. Anche queste capacità si possono sviluppare e allenare.
I CONCETTI DEL GIOCO
Una volta che ci siamo resi conto delle caratteristiche della Pallavolo, cerchiamo di capire quali sono i concetti essenziali da tenere presenti per una preparazione adeguata che ci consenta di arrivare a gestire bene il nostro gioco. Ne descriviamo brevemente cinque:
Il concetto della zona di pertinenza – Il campo è diviso in zone e ogni giocatore ha una sua zona di pertinenza che deve controllare sia in difesa che in attacco e dove deve trovarsi per costituire un punto di riferimento per i compagni. Questa zona può variare a seconda delle posizioni e delle situazioni di gioco che l’atleta deve conoscere e sulle quali deve essere allenato. L’atleta deve imparare a seguire il gioco, rendersi conto della propria posizione e di quella degli altri giocatori. Ciò richiede lo sviluppo di una attenzione selettiva sui vari dettagli e lo sviluppo della capacità di visione periferica.
Il concetto dello spostamento – Per giocare bene la palla il giocatore deve valutare la sua traiettoria (cioè dove questa andrà a cadere) e spostarsi, variando continuamente la propria posizione, sul punto di caduta, anticipando la palla in modo da toccarla in una condizione di completo equilibrio. Sono qui da sviluppare proprietà importanti come il mantenimento dell’equilibrio, la velocità nello spostamento e ancora la capacità di focalizzare l’attenzione su aspetti diversi esterni e interni al proprio corpo nello stesso tempo.
Il concetto dell’anticipazione – Ogni spostamento deve prevedere l’anticipazione, cioè quella rapidità nel valutare le situazioni di gioco che consente di spostarsi in anticipo, prevedendo dove arriverà la palla. In uno sport in cui la velocità di gioco è importante per raggiungere gli scopi prefissati, l’anticipazione è una proprietà che va sviluppata ed allenata in modo prioritario. Si può parlare di anticipazione della traiettoria della palla, anticipazione dello spostamento del corpo, anticipazione del movimento delle braccia. Il movimento di anticipazione inizia quando il giocatore percepisce l’invariante, cioè un qualcosa nel movimento dell’avversario che gli fa capire come si svilupperà successivamente l’azione.
Il concetto del passaggio – L’obiettivo principale per ottenere dei risultati è sviluppare assieme azioni di gioco efficaci. Il concetto del passaggio, cioè del passare la palla in modo preciso ad un compagno di squadra in modo che questo possa continuare o concludere l’azione è un altro aspetto fondamentale del gioco. Per essere precisi occorre sviluppare meglio possibile la tecnica del gioco specie sugli aspetti che condizionano il primo tocco (ricezione della palla su battuta avversaria o difesa su attacco avversario) e il secondo (alzata, generalmente in palleggio, per mettere il nostro attaccante nelle migliori condizioni per fare punto).
Il concetto di squadra – Lo abbiamo già più volte ribadito. La Pallavolo è fondamentalmente un gioco in cui la squadra ha un valore determinante. La squadra è un gruppo in cui tutti lavorano per tutti per raggiungere obiettivi condivisi. Durante il gioco, il movimento della squadra deve essere un movimento collettivo in cui, sotto la guida di alcuni (i giocatori guida) tutto il gruppo si muove contemporaneamente secondo i compiti di ciascuno, in relazione alle situazioni di gioco. Da qui nascono numerosi aspetti da sviluppare di tipo psicologico, relazionale, caratteriale che spesso possono condizionare non solo i risultati, ma anche lo stare bene insieme e il lavorare bene divertendosi.
Da quanto sopra decritto, possiamo comprendere come l’avvicinarsi alla Pallavolo, anche a livello amatoriale, richieda un certo impegno di continuità nell’allenamento per lo sviluppo di peculiari capacità fisiche, tecniche e comportamentali.
BIBLIOGRAFIA
- Fontani G. – Fisiologia della Pallavolo, SSS, 1994
- Mazzali S. – Pallavolo: lo sport dell’intelligenza veloce, Koala libri, 1994
- Paolini M. – Il nuovo sistema pallavolo, Calzetti e Mariucci, 2001
- Marchetti M. – Eserciziario della pallavolo, Calzetti e Mariucci, 2015
- Marchetti M. – La pallavolo dalla A1 alla Z, Calzetti e Mariucci, 2020
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