GASTRITE: SINTOMI, CAUSE E RIMEDI PER PROTEGGERE LO STOMACO

Con l’arrivo di una nuova stagione, il nostro corpo affronta diversi cambiamenti, e tra i disturbi più comuni troviamo acidità e bruciore gastrico. Questi sintomi possono essere segno di gastrite, un’infiammazione della mucosa dello stomaco che può peggiorare a causa di stress, variazioni climatiche e, soprattutto, di un’alimentazione scorretta. Adottare una dieta equilibrata e scegliere gli alimenti giusti può ridurre significativamente il rischio di irritazioni gastriche e migliorare il benessere digestivo. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

gastrite

Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

GASTRITE: SINTOMI

La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica, il rivestimento interno dello stomaco. Questa condizione può presentarsi in forma lieve, con un semplice arrossamento, oppure più grave, con la comparsa di piccole lesioni della parete gastrica.

Sebbene in molti casi la gastrite sia asintomatica, quando i sintomi si manifestano possono influire significativamente sulla qualità della vita. Tra i più comuni troviamo:

  • Difficoltà digestiva, con un fastidioso senso di pienezza dopo i pasti.
  • Nausea, spesso accompagnata da un malessere generale.
  • Bruciore e dolore addominale, localizzato nella parte alta o centrale dell’addome (epigastrio o mesogastrio).
  • Vomito, meno frequente, che può verificarsi sia dopo aver mangiato sia a stomaco vuoto.

Un aspetto particolare della gastrite è che il dolore tende a ridursi o scomparire dopo aver mangiato, a differenza dell’ulcera gastrica, dove spesso i sintomi peggiorano con l’assunzione di cibo.

GASTRITE: LE POSSIBILI CAUSE

Arriva la bella stagione e con essa, qualche “problemino”. Infatti il nostro organismo, per far fronte alle variazioni climatiche, si trova a dover attuare dei cambiamenti di natura nervosa e ormonale. E questo produce un aumento della secrezione acida a livello gastrico. E’ importante accertarsi che la causa della sintomatologia non sia dovuta alla presenza di Helicobacter pylori (per il quale è necessaria la sua eradicazione) o all’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Certo, spesso, si verifica solo una riacutizzazione di un problema già esistente come gastrite o reflusso gastro-esofageo. Abitudini alimentari scorrette, il fumo, o l’eccesso di peso, certo non aiutano. Ma come possiamo limitare la comparsa di questi spiacevoli sintomi?

GASTRITE : UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE LIMITA GLI EFFETTI NEGATIVI

Corrette abitudini alimentari e di comportamento, possono aiutarti nelle situazioni che predispongono ad una riacutizzazione della gastrite (per esempio cambi di stagione, stress, ecc).

Vediamo alcuni consigli per ovviare al problema:

  • Fai pasti piccoli e frequenti (colazione, pranzo e cena con 2-3 spuntini). Fare pasti abbondanti rende difficile la digestione
  • Mastica accuratamente e a lungo, dedicando tempo ai pasti assunti. La digestione inizia nella tua bocca dagli enzimi della saliva, saltare questa fase costringe lo stomaco a lavorare di più
  • Evita l’assunzione di alimenti particolarmente ricchi di grassi o preparati con cotture elaborate (fritture, umidi, soffritti, ecc). I grassi rallentano lo svuotamento gastrico, rallentando la digestione
  • Evita il consumo di sostanze “nervine” con attività stimolante sul sistema nervoso e la secrezione gastrica (caffè, thè, cioccolato)
  • Evita il consumo di alcolici e superalcolici, alimenti affumicati, marinati, insaccati, frattaglie, cibi salati, piccanti e l’aggiunta di spezie, brodi di carne
  • Evita alimenti acidi come agrumi, pomodori, cipolla, peperone, sottaceti; preferisci verdure cotte più tollerate
  • Evita il consumo di acqua gassata, bevande dolci e gassate (Estathè, Coca Cola, ecc), tendono a gonfiare lo stomaco
  • Evita di indossare abiti stretti sulla zona addominale; questi possono interferire con lo sfintere esofageo inferiore, e favorire il passaggio dei succhi gastrici verso l’esofago e la bocca, causando bruciore o dolore al petto e alla gola
  • Evita di coricarti nelle 2 ore successive ai pasti principali, fare movimento facilita la digestione. Dormire con la testata del letto rialzata
  • Aderisci alla dieta mediterranea in quanto risulta essere utile nel ridurre l’incidenza della comparsa di sintomatologia reflusso gastroesofageo correlata

L’ESPERTA: SANA ALIMENTAZIONE E TISANE PER RIDURRE FASTIDI E EFFETTI DELLA GASTRITE

“Una particolare attenzione alla propria alimentazione, può aiutarci nella remissione della sintomatologia o nella riduzione dell’intensità dei fastidi avvertiti. E può rappresentare un aiuto fondamentale alla terapia farmacologica nel caso in cui si renda necessaria”. Afferma la dottoressa Barbara Paolini. Che prescrive: “Tisane a base di zenzero, camomilla, finocchio, malva o liquirizia sono un valido sostegno per ridurre gli effetti della gastrite”.

GASTRITE : ATTENZIONE, SE NON CURATA PUÒ DIVENTARE ULCERA

La gastrite ad insorgenza acuta deve essere trattata adeguatamente. Se non vengono innescati i necessari cambiamenti alimentari e comportamentali, si può verificare una cronicizzazione della patologia con possibile aggravamento e comparsa di ulcere gastriche. Nei casi più gravi anche neoplasie.

FAKE NEWS

Quante volte hai sentito dire che consumare elevate quantità di latte e alimenti grassi rappresentano un ottimo aiuto per alleviare il bruciore di stomaco? Si crede infatti che i grassi, grazie alla loro capacità di “avvolgere” le pareti gastriche, possano creare uno strato protettivo. Niente di più sbagliato! Un eccessivo consumo di alimenti grassi provoca un aumento della secrezione acida e un rallentamento dello svuotamento gastrico, oltre ad un allentamento dello sfintere esofageo con passaggio di “materiale” acido nell’esofago e aumento della sintomatologia.

BIBLIOGRAFIA

  1. Mone I, Kraja B, Bregu A, et al. Adherence to a predominantly Mediterranean diet decreases the risk of gastroesophageal reflux disease: a cross-sectional study in a South Eastern European population. Dis Esophagus 2016;29:794-800
  2. Wirth HP, Yang M. Different Pathophysiology of Gastritis in East and West? A Western Perspective. Inflamm Intest Dis 2016;1:113–122

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