Consulenza scientifica
GASTRITE: COS’È
La gastrite consiste nell’infiammazione della mucosa che riveste internamente lo stomaco. Questa infiammazione può essere di entità variabile: dal semplice arrossamento a piccole escoriazioni.
GASTRITE: SINTOMI
La gastrite spesso è asintomatica. Quando presenti, i sintomi sono:
- digestione difficile con senso di ripienezza post-prandiale
- nausea
- bruciore e/o dolore alla parte centrale dell’addome, in alto (epigastrio) o al centro (mesogastrio)
Più raramente è presente vomito, spesso alimentare, ma a volte anche a digiuno. Generalmente il dolore si riduce o scompare dopo mangiato.
GASTRITE: LE POSSIBILI CAUSE
Arriva la bella stagione e con essa, qualche “problemino”. Infatti il nostro organismo, per far fronte alle variazioni climatiche, si trova a dover attuare dei cambiamenti di natura nervosa e ormonale. E questo produce un aumento della secrezione acida a livello gastrico. E’ importante accertarsi che la causa della sintomatologia non sia dovuta alla presenza di Helicobacter pylori (per il quale è necessaria la sua eradicazione) o all’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Certo, spesso, si verifica solo una riacutizzazione di un problema già esistente come gastrite o reflusso gastro-esofageo. Abitudini alimentari scorrette, il fumo, o l’eccesso di peso, certo non aiutano. Ma come possiamo limitare la comparsa di questi spiacevoli sintomi?
GASTRITE : UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE LIMITA GLI EFFETTI NEGATIVI
Vediamo alcuni consigli per ovviare al problema:
- Fai pasti piccoli e frequenti (colazione, pranzo e cena con 2-3 spuntini). Fare pasti abbondanti rende difficile la digestione
- Mastica accuratamente e a lungo, dedicando tempo ai pasti assunti. La digestione inizia nella tua bocca dagli enzimi della saliva, saltare questa fase costringe lo stomaco a lavorare di più
- Evita l’assunzione di alimenti particolarmente ricchi di grassi o preparati con cotture elaborate (fritture, umidi, soffritti, ecc). I grassi rallentano lo svuotamento gastrico, rallentando la digestione
- Evita il consumo di sostanze “nervine” con attività stimolante sul sistema nervoso e la secrezione gastrica (caffè, thè, cioccolato)
- Evita il consumo di alcolici e superalcolici, alimenti affumicati, marinati, insaccati, frattaglie, cibi salati, piccanti e l’aggiunta di spezie, brodi di carne
- Evita alimenti acidi come agrumi, pomodori, cipolla, peperone, sottaceti; preferisci verdure cotte più tollerate
- Evita il consumo di acqua gassata, bevande dolci e gassate (Estathè, Coca Cola, ecc), tendono a gonfiare lo stomaco
- Evita di indossare abiti stretti sulla zona addominale; questi possono interferire con lo sfintere esofageo inferiore, e favorire il passaggio dei succhi gastrici verso l’esofago e la bocca, causando bruciore o dolore al petto e alla gola
- Evita di coricarti nelle 2 ore successive ai pasti principali, fare movimento facilita la digestione. Dormire con la testata del letto rialzata
- Aderisci alla dieta mediterranea in quanto risulta essere utile nel ridurre l’incidenza della comparsa di sintomatologia reflusso gastroesofageo correlata
L’ESPERTA: SANA ALIMENTAZIONE E TISANE PER RIDURRE FASTIDI E EFFETTI DELLA GASTRITE
“Una particolare attenzione alla propria alimentazione, può aiutarci nella remissione della sintomatologia o nella riduzione dell’intensità dei fastidi avvertiti. E può rappresentare un aiuto fondamentale alla terapia farmacologica nel caso in cui si renda necessaria”. Afferma la dottoressa Barbara Paolini. Che prescrive: “Tisane a base di zenzero, camomilla, finocchio, malva o liquirizia sono un valido sostegno per ridurre gli effetti della gastrite”.
GASTRITE : ATTENZIONE, SE NON CURATA PUÒ DIVENTARE ULCERA
La gastrite ad insorgenza acuta deve essere trattata adeguatamente. Se non vengono innescati i necessari cambiamenti alimentari e comportamentali, si può verificare una cronicizzazione della patologia con possibile aggravamento e comparsa di ulcere gastriche. Nei casi più gravi anche neoplasie.
FAKE NEWS
BIBLIOGRAFIA
- Mone I, Kraja B, Bregu A, et al. Adherence to a predominantly Mediterranean diet decreases the risk of gastroesophageal reflux disease: a cross-sectional study in a South Eastern European population. Dis Esophagus 2016;29:794-800
- Wirth HP, Yang M. Different Pathophysiology of Gastritis in East and West? A Western Perspective. Inflamm Intest Dis 2016;1:113–122
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