DIETA MEDITERRANEA: RIDUCE IL RISCHIO DI DEPRESSIONE E AIUTA IL CUORE

Sebbene non siano ancora chiari tutti i meccanismi, la comunità scientifica concorda con l’assunto che una corretta alimentazione, oltre a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, aiuta contro la depressione. Che rappresenta a sua volta un pericolo per il nostro cuore. La Dieta Mediterranea è ancora una volta lo strumento per prevenire molte malattie e portare, anche, benefici al nostro umore. Scopri come con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

DEPRESSIONE E RISCHIO CARDIOVASCOLARE

La depressione può aumentare il rischio cardiovascolare. Studi e ricerche mostrano come colesterolo e pressione elevate, diabete, sovrappeso e sedentarietà, per non parlare del fumo, sono fattori di rischio che incidono sull’umore. Ma ora una ricerca dimostra che in terza età, soprattutto nelle donne, chi presenta fattori di rischio cardiovascolare sarebbe più esposto ai pericoli di sviluppare depressione.

Ed offre anche un’alternativa per contrastare il “fil rouge” che lega le due patologie: a tavola, conviene seguire i dettami dell’alimentazione mediterranea, ricca di vegetali, pesce e olio extravergine d’oliva, per migliorare il profilo di pericolo per cuore ed arterie ed avere un’azione positiva anche sull’umore.

Sia nelle condizioni che mettono in pericolo cuore ed arterie sia nella depressione ci sono elementi in comune, a partire dall’infiammazione per giungere fino allo stress ossidativo. Quindi, facendo attenzione a tavola e mantenendo uno stile di vita sano, si può tentare di rompere il legame che unisce all’interno dell’organismo le due condizioni.

LA DIETA MEDITERRANEA

La Dieta mediterranea (MedDiet) è il modello alimentare delle persone che vivono sulla costa del Mar Mediterraneo, in particolare Grecia, Italia meridionale ed Europa meridionale. Sebbene questi paesi mediterranei mostrino alcune differenze nelle abitudini alimentari, le caratteristiche comuni che caratterizzano la MedDiet sono definite come:

  • consumo giornaliero di cereali non raffinati e altri prodotti derivati (ad es. pane integralepasta integrale e riso integrale), frutta fresca , verdurenoci e latticini a basso contenuto di grassi; 
  • l’olio d’oliva come principale fonte di lipidi; 
  • moderata assunzione di alcol, preferibilmente vino rosso, durante i pasti; 
  • consumo moderato di pescepollamepatateuova e dolci; 
  • consumo mensile di carne rossa; 
  • regolare attività fisica;

Oltre a queste caratteristiche, è stato considerato anche l’impatto benefico delle molecole bioattive nei singoli componenti essenziali del MedDiet.

Gli acidi grassi omega-3 marini sono le molecole bioattive più importanti nel pesce e nei frutti di mare consumati nel MedDiet (ad esempio, sardine, sgombri, cozze, polpi, salmone, calamari e tonno). 

L’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA) sono i principali acidi grassi n-3 riconosciuti per i loro effetti cardioprotettivi.

L’olio d’oliva (OO), e in particolare l’olio extra vergine di oliva (EVOO), è la principale fonte di grassi nel MedDiet. Gli acidi grassi monoinsaturi (MUFA) sono gli acidi grassi OO (FA) più rappresentativi, che vanno dal 55 all’83% del contenuto totale di FA.

LA DIETA MEDITERRANEA RIDUCE I RISCHI DI DEPRESSIONE

Una modifica della dieta può influenzare moltissimi fattori che controllano lo sviluppo e l’andamento della depressione, sebbene i meccanismi di queste interazioni non siano completamente compresi. La dieta occidentale o una dieta altamente elaborata può essere associata a un rischio maggiore di depressione. Al contrario, l’aderenza alla dieta mediterranea è inversamente associata alle probabilità di depressione.

I benefici ottenuti sul profilo di rischio cardiovascolare, l’invecchiamento e la depressione sono dovuti ai due pilastri della Dieta Mediterranea. In primo luogo vanno considerati gli effetti favorevoli della dieta su pressione sanguigna, sensibilità all’insulina, sovrappeso, profilo lipidico, stress ossidativo (implicato nella patogenesi di tumori e demenze oltre che di malattie cardiovascolari), composizione del microbiota intestinale, i cui metaboliti modulano sia lo stato infiammatorio cronico che sottende le malattie cardio-metaboliche ed autoimmuni che il tono dell’umore. Inoltre lo stile di vita attivo che accompagna la sana alimentazione ha provati effetti antidepressivi, anti invecchiamento e protettivi sul sistema cardiovascolare e su alcuni tumori.

BIBLIOGRAFIA

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