CAFFÈ: UNA PASSIONE DA CELEBRARE NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL CAFFÈ

Che si tratti di un espresso, di un cappuccino o di un caffè filtrato, il caffè offre non solo un risveglio mattutino, ma anche un'opportunità di incontro e socializzazione. La Giornata internazionale del caffè è un'occasione per scoprire le varie tradizioni legate al caffè, i metodi di preparazione più originali e le storie che circondano questo rito quotidiano. E per i suoi benefici per la salute. In particolare per il suo effetto antiossidante e antinfiammatorio. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Vanessa Valeri

Biologo Sanitario. TSLB presso la UOS di Farmaco-Tossicologia - UOC di Patologia Clinica AOU Senese. Esperta in ambito chimico-farmatossicologico.
Dal 2013 collabora con le CML (commissioni mediche locali) di Siena, Arezzo e Grosseto. Dal 2016 perito presso le di consulenza tecnica c/o i Tribunali e Procure della Repubblica di Arezzo, Siena e Viterbo. Membro della società SIBIOC.

GIORNATA INTERNAZIONALE DEL CAFFÈ: UNA CELEBRAZIONE DELLA QUALITÀ, DELLA PASSIONE E DEL LAVORO

La Giornata internazionale del caffè è un’occasione speciale per rendere omaggio alla qualità e alla passione che contraddistinguono ogni fase della produzione di questa bevanda amatissima. Questo evento non è solo una celebrazione del caffè in sé, ma anche un’opportunità per sostenere i milioni di persone e aziende che lavorano lungo la sua complessa filiera produttiva, dai coltivatori ai distributori.

Nel 2021, la Giornata internazionale del caffè ha visto la partecipazione di 77 Stati membri dell’Organizzazione internazionale del caffè (International Coffee Organization, ICO) e di numerose associazioni del settore. Gli appassionati di caffè in tutto il mondo hanno colto l’occasione per condividere il proprio amore per questa bevanda, che è parte integrante della vita quotidiana di molti. Ogni giorno, infatti, vengono consumate oltre 2,25 miliardi di tazze di caffè a livello globale, un segno evidente dell’importanza di questa bevanda nella nostra società.

La Giornata del 2021 ha messo in evidenza il tema del sostegno ai coltivatori di caffè, riconoscendo il lavoro di milioni di persone che coltivano i chicchi che rendono possibile il nostro caffè quotidiano. È un settore che richiede impegno e dedizione, spesso svolto in condizioni difficili, e questo evento serve a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di valorizzare il loro contributo.

LA NASCITA DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL CAFFÈ

L’idea di dedicare una giornata interamente al caffè nasce nel 2014, quando l’Organizzazione internazionale del caffè ha ufficializzato il lancio della prima celebrazione mondiale, che ha avuto luogo il 1° ottobre 2015 a Milano, durante l’Expo. Tuttavia, eventi legati alla celebrazione del caffè esistevano già prima di questa data. Ad esempio, in Giappone, la All Japan Coffee Association organizzò un evento il 1° ottobre 1983, mentre negli Stati Uniti è stata istituita una Giornata nazionale del caffè nel 2005.

Anche il Southern Food and Beverage Museum di New Orleans ha giocato un ruolo importante, proclamando il 3 ottobre 2009 la sua Giornata internazionale del caffè in occasione del primo Festival del caffè di New Orleans. In altre parti del mondo, come la Mongolia e l’Indonesia, esistono festività simili, a dimostrazione dell’enorme diffusione e importanza culturale del caffè.

MILANO EXPO 2015: IL DEBUTTO UFFICIALE

La prima Giornata internazionale del caffè celebrata ufficialmente nel contesto di Expo Milano 2015 è stata un evento ricco di iniziative. Tra le attività proposte spicca una mostra fotografica del famoso fotoreporter brasiliano Sebastião Salgado, che ha documentato con immagini suggestive i lavoratori coinvolti nella produzione di caffè in diverse parti del mondo. L’Expo ha ospitato anche dibattiti, spettacoli e mostre, attirando l’attenzione di esperti e professionisti del settore, ma anche di un vasto pubblico di curiosi e appassionati.

Questa celebrazione annuale continua a offrire spunti di riflessione sull’importanza del caffè e sul suo impatto economico, sociale e culturale. La Giornata internazionale del caffè non è solo un’opportunità per apprezzare una tazza di caffè di qualità, ma anche per riconoscere il valore del lavoro di milioni di persone che rendono possibile questo rito quotidiano.

CAFFÈ: IN EUROPA FIN DAL XVI SECOLO

Fino al XIX secolo non era certo quale fosse il luogo di origine della pianta del caffè e, oltre all’Etiopia, si ipotizzava la Persia e lo Yemen. Pellegrino Artusi, nel suo celebre manuale “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, sostiene che il miglior caffè sia quello di Mokha (città nello Yemen), e che questo sarebbe l’indizio per individuarne il luogo d’origine.

Il caffè è stato introdotto per la prima volta in Europa sull’isola di Malta, parte del Regno di Sicilia, nel XVI secolo, attraverso la schiavitù. Gli schiavi musulmani turchi erano infatti stati imprigionati dai Cavalieri di San Giovanni nel 1565, l’anno del Grande Assedio di Malta, e lo usavano per preparare la loro bevanda tradizionale.

Nel Settecento ogni città d’Europa possedeva almeno un caffè.

La coltivazione del caffè, ovvero la caffeicoltura, costituisce un’attività molto rilevante nell’economia nazionale per molti Stati, ad esempio Brasile, Costa Rica, Cuba, El Salavador, Etiopia, Guatemala e Messico.

Le specie di caffè coltivate su grande scala sono tre: Coffea arabica, Coffea canefora, e in minor misura, Coffea liberica.

Le specie differiscono per gusto, contenuto di caffeina, ed adattabilità a climi e terreni diversi da quelli di origine.

CAFFÈ: L’AZIONE ANTIOSSIDANTE

Considerando che il caffè e il tè sono le bevande più popolari consumate in tutto il mondo, e contengono caffeina, diversi studi dimostrano che il caffè contiene anche una miscela complessa di composti bioattivi con meccanismi biologici che sono plausibili a beneficio della salute, ed è stato dimostrato che contribuisce ad una grande percentuale di assunzione giornaliera di antiossidanti alimentari, maggiore del tè, frutta e verdura.

L’acido clorogenico è l’antiossidante più abbondante nel caffè e sebbene sia degradato dalla tostatura, si formano composti organici antiossidanti alternativi. La caffeina ha, anche lei, significativi effetti antiossidanti così da poter dire che si possono consumare 4-5 tazzine giornaliere di caffè, senza avere il timore di superare i 400 mg di caffeina. Secondo il responso di una revisione dei lavori presenti in letteratura pubblicata sul New England Journal Magazine of Medicine chi consuma in media 2 tazzine al giorno di caffè i benefici sono in realtà superiori ai rischi.

Infatti gli effetti antiossidanti e antinfiammatori sono anche probabilmente responsabili del meccanismo alla base delle associazioni benefiche tra consumo di caffè e fibrosi epatica, cirrosi e cancro al fegato.

Inoltre diversi studi dimostrano che al consumo moderato di caffè è stata associata una riduzione del rischio di mortalità per malattie cardiovascolari, insufficienza cardiaca e sembra mostrare, anche, una riduzione del rischio al diabete di tipo 2 (caffè senza zuccheri): noti derivati dell’acido clorogenico che sono antiossidanti e agenti ipoglicemici.

ECCESSO DI CAFFÈ: RISCHI PER LA SALUTE

I principali effetti collaterali indesiderati sono costituiti da palpitazioni con incremento della frequenza del battito cardiaco, ansia, irrequietezza, aumento del bisogno di urinare, tremito alle mani e disturbi gastroenterici. L’effetto stimolante della caffeina risente molto della tolleranza individuale, per cui risulta difficile stabilire un dosaggio oltre il quale questo si manifesta con certezza. Esistono infatti individui che mal tollerano anche 50 mg di caffeina mentre ci sono alcuni che introducono nell’organismo, attraverso gli alimenti che la contengono (essenzialmente caffè), quantità giornaliere dell’ordine anche del grammo.

Nella letteratura medica i casi documentati di decessi per intossicazione acuta di caffeina sono relativamente pochi (circa 20), e la maggior parte di essi è stata provocata da massiva ingestione di pillole dietetiche e stimolanti in soggetti giovani non affetti da cardiopatie o alterazioni cardiache note. Le concentrazioni ematiche rilevate superavano i 25 μg/ml. Tra gli effetti nocivi di breve termine su adulti e bambini possono verificarsi disturbi del sistema nervoso centrale come sonno interrotto, ansia e variazioni del comportamento; nelle donne in gravidanza può portare a un ridotto sviluppo del feto.

L’EFSA, l’Authority per la sicurezza alimentare con sede a Parma, ha pubblicato un proprio parere scientifico sulla sicurezza della caffeina ed emerge che il consumo quotidiano fino a 4-5 tazzine di caffè ”non dà adito a problemi di sicurezza” negli adulti sani, che seguono una dieta equilibrata in associazione all’ esercizio fisico. Diverso e’ il discorso per le donne in gravidanza che devono limitare l’assunzione di caffeina a due tazze di moka, o due tazze e mezzo di espresso; queste le dosi considerate sicure per il feto. Per la quantità di caffeina in bambini e adolescenti viene proposto un livello di sicurezza di 3 mg per peso corporeo al giorno, ovvero una quantità tale che deve considerare anche il consumo di “bevande energetiche” tè, cioccolato, bevande al cacao, alcuni soft drink e bibite analcoliche a base di cola.

BIBLIOGRAFIA

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  5. Coffee, caffeine and health, New England Journal of Medicine
  6. Dose–response meta analysis on coffee, tea and caffeine consumption with risk of Parkinson’s disease, Geriatrics, Gerontology International
  7. Coffee consumption and risk of dementia and Alzheimer’s disease: a dose-response metaanalysis of prospective studies, Nutrients
  8. Association of coffee drinking with total and cause-specific mortality, New England Journal of Medicine
  9. Maternal caffeine intake during pregnancy and risk of pregnancy loss: a categorical and dose-response meta-analysis of prospective studies, Public Health Nutrition

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