Consulenza scientifica
ALIMENTI E ALLERGIE
Tutti gli alimenti possono dare allergia. Un alimento può essere una fonte allergenica, ovvero contenere numerosi allergeni verso cui il nostro sistema immunitario crea specifiche Immunoglobuline di classe E (IgE), che si legano ai mastociti nel sangue. L’incontro con l’allergene fa degranulare queste cellule, scatenando la reazione allergica.
Si deve inizialmente “sensibilizzarsi” verso l’allergene ovvero produrre le IgE contro lo specifico allergene e ad un successivo incontro con l’alimento l’arsenale di IgE potrà innescarsi e dar vita alla reazione allergica vera e propria con specifici sintomi clinici.
La sola “sensibilizzazione” è la presenza di anticorpi di classe IgE dosabili, ma non necessariamente può dare la reattività clinica e pertanto non è condizione sufficiente per considerare il paziente allergico a quell’alimento: ci deve essere un nesso di causalità tra la presenza di IgE specifiche e la reazione allergica occorsa!
La reattività IgE mediata avviene in tempi rapidi da pochi minuti sino a massino un’ora (in media) dall’ingestione dell’alimento: ecco perché l’allergia IgE mediata è definita “immediata”. Il dato temporale di innesco della reazione è importante ed informativo nel corso dell’anamnesi di sospetta allergia alimentare.
GLI ALLERGENI
“Allergeni o antigeni” sono molecole complesse (peptidi, zuccheri, lipidi, acidi nucleici) estranee all’organismo e, in quanto tale, capace di suscitare una risposta immunitaria.
Gli anticoprpi IgE vengono prodotti dal sistema immunitario solo contro alcuni segmenti di molecola che sono definiti epitopi. L’epitopo è l’entità molecolare più piccola riconoscibile dal sistema immunitario. Questi sono caratterizzati da catene aminoacidiche lineari legate da ponti disolfuro molto difficili da rompere e sono resistenti al calore e alla digestione gastrica (termo e gastro resistenti). Ma ci sono anche epitopi più deboli costituiti da catene che si ripiegano su stesse, più labili al calore e alla digestione gastrica (termo e gastrolabili). Maggiore è la restistenza al calore e alla digestione degli epitopi, maggiore sarà la reazione allergica.
LE PROFILINE
Le profiline sono una famiglia di proteine, presenti in tutte le cellule eucariotiche delle piante dei funghi, dei protozoi, degli animali e dei virus.
Di solito le profiline sono allergeni minori dei pollini, ovvero sensibilizzano meno del 50% degli allergici a quel polline, mentre possono essere degli allergeni maggiori (sensibilizzare oltre il 50%) in alcuni alimenti di origine vegetale, per questo chiamate anche “panallergeni”.
Colpisce circa il 30% dei soggetti allergici alla Betulla, alle Graminacee ed all’Ambrosia. Sono le molecole tridimensionali ripiegate su se stesse epiù labili, il calore e il pH acido gastrico le denatura l’allergene e la reattività di questi epitopi.
Le profiline sono presenti in numerose piante, ma anche in numerosi alimenti vegetali. La sensibilizzazione verso una determinata profilina a causa della elevata similitudine comporta una cross-reattività tra diversi inalanti e tra inalanti e alimenti. La sensibilizzazione avviene per via respiratoria attraverso i pollini cross-reattivi. Nei soggetti sensibilizzati, l’ingestione di vegetali con profiline determina le reazioni locali.
Da ricordare che la profilina del Sedano è parzialmente resistente al calore e quindi può scatenare reazioni allergiche anche dopo cottura.
L’ESPERTA: I SINTOMI DELLE PROFILINE
“Gli epitopi labili producono reattività soprattutto nel sito di ingestione: cavo orale e lingua con risoluzione spontanea in breve tempo.” Indica la dottoressa Barbara Paolini, che aggiunge: “La sintomatologia si esprime solo come “Sindrome Orale Allergica (SOA)”, fastidiosa ma non pericolosa, si manifesta con prurito alle labbra lingua, al palato, alle labbra, alla gola, associato o meno a lieve angioedema delle stesse sedi, indotte dagli alimenti crudi.”
DOVE SI TROVANO LE PROFILINE?
Suddivisione in base alle categorie di appartenenza:
ALBERI | GRAMINACEE |
Bet v 2 – BETULLA – Betulla verrucosa | Cyn d 12 – ERBA CANINA – Cynodon dactylon |
Cor a 2 – NOCCIOLO – Corylus avellana | Hor v 12 – ORZO – Hordeum vulgare |
Ole e 2 – OLIVO – Olea europaea | Ory s 12 – RISO – Oryza sativa |
Pho d 2 – PALMA – Phoenix dactylifera | Phl p 12 – CODOLINA – Phleum pratense |
Tri a 12 – FRUMENTO – Tritium aestivum | |
Zea m 12 – GRANOTURCO – Zea mays | |
ERBE | FRUTTA |
Ama r 2 – AMARANTO COMUNE – Amaranthus retroflexus | Ana c 1 – ANANAS – Ananas comosus |
Amb a 8 – AMBROSIA – Ambrosia artemisiifolia | Cit s 2 – ARANCIO – Citrus sinesis |
Art v 4 – ASSENZIO SELVATICO – Artemisia vulgaris | Cit la 2 – COCOMERO – Citrullus lanatus |
Bra n 8 – COLZA – Brassica napus | Cor a 2 – NOCCIOLA – Corylus avellana |
Che a 2 – FARINACCIO – Chenopodium album | Cuc m 2 – MELONE – Cucumis melo |
Cro s 2 – ZAFFERANO – Crocus sativus | Fra a 4 – FRAGOLA – Fragraria ananassa |
Hel a 2 – GIRASOLE – Helianthus annuus | Lit c 1 – LITCHI – Litchi chinensis |
Hum j 2 – LUPPOLO – Humulus japonicus | Mal d 4 – MELA – Malus domestica |
Mer a 1 – MERCORELLA – Mercurialis annua | Man i 3 – MANGO – Mangifera indica |
Nic t 8 – TABACCO – Nicotiniana tabacum | Mus a 1 – BANANA – Musa acuminata |
Par j 3 – PARIETARIA – Parietaria judaica | Pru av 4 – CILIEGIA – Prunus avikum |
Ric c 8 – RICINO – Ricinus communis | Pru p 4 – PESCA – Prunus persica |
Sal k 4 – SALSOLA – Salsola kali | Pyr c 4 – PERA – Pyrus communis |
Vit v 4 – UVA – Vitis vinifera | |
VERDURE | LEGUMI |
Api g 4 – SEDANO – Apium graveolens | Gly m 3 – SOIA – Glycine max |
Cap a 2 – PEPEPRONE – Capsicum anuum | |
Dau c 4 – CAROTA – Daucus carota | |
Lyc e 1 – POMODORO – Lycopersicon esclulentum | |
Pet c 2 – PREZZEMOLO – Petroselinum crispum | |
Sol t 8 – PATATA – Solanum tuberosum | |
LATEX | NOCI/SEMI |
Hev b 8 –LATICE –ALBERO DELLA GOMMA – Hevea brasiliensis | Cor a 2 – NOCCIOLA – Corylus avellana |
Pru du 4 – MANDORLA – Prunus dulcis | |
Ara h 5 – ARACHIDE – Aeachis hypogea |
LE PROFILINE: DIAGNOSI
Quando un’accurata anamnesi fa sospettare una sindrome allergica vengono fatti test cutanei (I livello), Skin Prick (applicazione di alcune gocce di allergene sull’avambraccio) o il Prick by Prick Test (attraverso l’utilizzo dell’alimento fresco). Se questo è positivo, sommato ad un episodio di Sindrome Orale Allergica riferito dal soggetto in questione, porta alla valutazione mediante i test molecolari.
Si ricerca (con prelievo di sangue) le IgE attive contro molecole ricombinate e altamente purificate e prendono il nome di “molecular based diagnosis” MBD. Il sistema microarray, utilizzato nei test molecolari, è in grado di valutare i livelli di IgE nei confronti di tutte le profiline fin’ora conosciute.
I test molecolari permettono non solo di individuare le possibili reazioni crociate tra le piante e gli alimenti, ma anche di evidenziare verso quale panallergene del determinato alimento è presente la sensibilizzazione.
LE PROFILINE: TERAPIA
Ricordiamo che non tutte le persone allergiche ai pollini hanno una allergia crociata agli alimenti e non tutti gli alimenti elencati possono dare allergie. È opportuno che sia il medico ad indicare quale dieta seguire. La terapia dietetica prevede esclusione di tutti gli alimenti appartenenti alla stessa famiglia. Di seguito alcuni esempi:
Betulla: mela, pera, banana, nespola, pesca, ciliegia, albicocca, prugna, kiwi, lampone, fragola, litchi, carota, sedano, finocchio, prezzemolo, nocciola, noce, arachide, mandorla
Parietaria: pisello, fagiolo, arachide, pistacchio, soia, gelso
Assenzio e Ambrosia: sedano, carote, melone, anguria, banana
Graminacee: sedano, orzo, avena, mais, riso, segale, frumento, kiwi, anguria, pesca, prugna, agrumi, melone, albicocca, ciliegia, pomodoro, bietole, mandorla, arachide
Sindromi allergeniche polline-alimenti
BIBLIOGRAFIA
- Neri P, Asero R et al. La diagnosi di allergia alle profiline. Commissione Diagnostica Allergologica della SIAIP Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica 06/2011
- Molecular Allergology User’s Guide, EAACI (European Academy of Allergy and Clinical Immunology), 2016
- Jensen-Jarolim E, Canonica W. et al. Debates in allergy medicine: Molecular allergy diagnosis with ISAC will replace screenings by skin prick test in the future. World Allergy Organization Journal, 2017
- Elissa M. Abrams, Scott H. Sicherer. Diagnosis and management of food allergy. CMAJ. 2016
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