Consulenza scientifica
Con il contribuito della dottoressa Chiara Francesca Gheri, Medico Nutrizionista del Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica dell’IRCCS di Firenze della Fondazione Don Gnocchi
ALIMENTAZIONE E ICTUS
L’ictus, ischemico ed emorragico, è la quinta causa di mortalità e la principale causa di disabilità nella popolazione adulta; tuttavia è importante sottolineare che è una patologia prevenibile.
Nel 2024 l’American Heart Association/American Stroke Association hanno aggiornato le linee guida; nella top 10 dei punti salienti da considerare si sottolinea l’importanza della qualità della dieta. La dieta mediterranea, al momento, è l’unica che ha riportato robuste evidenze scientifiche a favore della riduzione del rischio di ictus, in particolare quando caratterizzata dall’assunzione quotidiana di 2 alimenti: frutta a guscio ed olio extravergine d’oliva.
Nelle linee guida aggiornate, si raccomanda che, i soggetti che non hanno mai avuto una malattia cardiovascolare e i soggetti a rischio cardiovascolare medio/alto adottino un’alimentazione di tipo mediterraneo, unitamente ad uno stile di vita attivo.
8 STRATEGIE PER PREVENIRE IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE E L’ICTUS
L’ottimizzazione di alcuni comportamenti è una delle principali strategie di riduzione del rischio di ictus:
- mangiare meglio
- essere attivi
- cessare il fumo
- dormire bene
- controllare il proprio peso corporeo
- controllare il colesterolo
- controllare la glicemia
- controllare la pressione sanguigna
QUAL È L’IMPATTO DI UNA DIETA CORRETTA SUL RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Un’alimentazione caratterizzata da un apporto elevato di cereali integrali, frutta, verdura, carni bianche, frutta a guscio e grassi di origine vegetale, come avviene nella dieta mediterranea, si stima che possa ridurre del 33% il rischio di insorgenza di eventi cardiovascolari.
Per quanto riguarda altri aspetti della dieta, le più recenti evidenze scientifiche non sono ancora sufficienti a supportare il ruolo di multivitaminici, calcio, derivati della soia e altri integratori in prevenzione primaria e secondaria dell’ictus.
DIETA SANA NEL MONDO E IMPATTO SUL RISCHIO DI ICTUS
Negli Stati Uniti, gli stili di vita non salutari sono i responsabili della metà del rischio di ictus; nei paesi occidentali, ad alto reddito, lo stile alimentare “occidentale” ricco in carne, grassi saturi, cereali raffinati e zuccheri è probabilmente il principale fattore di rischio di ictus.
A fronte di tutte queste evidenze, sia nei paesi ad alto reddito che nei paesi a basso reddito, si assiste, sempre più spesso, ad un passaggio da modelli alimentari caratterizzati da un consumo elevato in frutta, verdura, cereali non raffinati a basso indice glicemico, a modelli caratterizzati da un consumo elevato in proteine animali ed alimenti ricchi dal punto di vista energetico ma poveri dal punto di vista nutrizionale.
PERCHÉ IN ITALIA NON SI MANGIA PIÙ SECONDO I PRINCIPI DELLA DIETA MEDITERRANEA
I motivi per cui, in Italia, si assiste ad un allontanamento dalla dieta mediterranea, con l’adozione di una dieta “occidentale” ed al conseguente incremento del rischio di patologie quali l’ictus, sono molteplici.
Se, da una parte, con il benessere si ricorre più facilmente a proteine nobili di origine animali e ad un’alimentazione più ricca dal punto di vista energetico, dall’altra, con il crescente aumento del numero di persone aumenta il numero di quelle che hanno difficoltà a portare in tavola gli alimenti tipici della dieta mediterranea.
Frutta, verdura e pesce, per i quali i benefici sul rischio cardiovascolare sono ormai da tempo dimostrati, da alimenti “poveri” sono infatti diventati alimenti molto costosi.
BIBLIOGRAFIA
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