CALCIO: LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI

Studi recenti dei dati dei club partecipanti alla UEFA Champions League hanno evidenziato in maniera netta una correlazione fra numero di infortuni e performance. Le squadre con minori infortuni, infatti, hanno ottenuto dei risultati migliori. Scopri di più con i medici di Cibum dell'Università di Siena

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Consulenza scientifica

Michele Bisogni

Medico Chirurgo, specialista in Medicina dello sport e dell’Esercizio Fisico. Dal 2016 Medico sociale dell'AC Perugia Calcio, in passato ha collaborato con squadre professionistiche come AC Siena Calcio e Watford F.C. Esperto in riabilitazione e rieducazione funzionale dello sportivo, valutazione funzionale ed alimentazione del calciatore.

IL PROGRAMMA DI PREVENZIONE

Per costruire un programma di prevenzione efficace deve essere inserito un ampio range di esercizi, di cui principali e più efficaci sono:

  • Core stability. I muscoli profondi dell’addome, che sorreggono e proteggono il bacino e la colonna vertebrale, sono spesso deboli anche in calciatori professionisti. Il controllo motorio del bacino e della colonna è fondamentale nell’esecuzione di molti gesti come calciata, cambi di direzione, salti e contrasti. Molte forme di tendinopatia cronica (come la pubalgia) hanno alla loro base uno scarso tono o un cattivo pattern di attivazione di questi muscoli.

  • Allenamento eccentrico. La maggior parte dei traumi muscolari indiretti avviene per un fenomeno di “overstretching” del muscolo durante la contrazione eccentrica. Diversi studi scientifici hanno permesso di evidenziare una netta riduzione d’incidenza di problematiche muscolari in chi eseguiva un programma di rinforzo eccentrico. I principali distretti muscolari su cui è consigliato eseguire un programma di rinforzo eccentrico sono i flessori (Nordic Hamstring), il retto femorale (Reverse Nordic Hamstring) e gli adduttori (Copenhagen Adductor Protocol).

  • Coordinazione. Programmi che includono esercizi propriocettivi e di coordinazione sono utili per ridurre il rischio di problematiche articolari, specialmente a livello della caviglia e del ginocchio.

  • Forma fisica e condizionamento aerobico. Poiché la maggior parte degli infortuni avviene negli ultimi 15 minuti di ogni tempo è possibile ipotizzare un ruolo importante della fatica neuro-muscolare come fattore di rischio di un infortunio. Calciatori con una miglior fitness aerobica riescono a ritardare l’insorgenza della fatica.

  • Gestione dei carichi di lavoro. La corretta somministrazione dei carichi di lavoro permette di evitare l’insorgenza di problematiche da sovraccarico comunemente causate da aumenti repentini del volume e/o intensità degli allenamenti. I momenti cruciali sono nel ritiro estivo, quando spesso i giocatori vengono da diverse settimane d’inattività e nel rientro da un infortunio. Una particolare attenzione nella somministrazione dei carichi va posta nell’attività giovanile, quando ancora l’apparato muscolo-scheletrico non è del tutto formato.

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L’ESPERTO: IL FIFA11+

“Uno dei più conosciuti programmi di prevenzione è stato elaborato dalla FIFA e prende il nome di FIFA 11+.” Afferma il dottor Michele Bisogni, che spiega: “È un programma della durata di circa 20 minuti, pensato per essere utilizzato come riscaldamento da fare 2 volte a settimana e consiste in tre parti per un totale di 15 esercizi che sono correlati con i movimenti e gli angoli di lavoro funzionali al gioco del calcio e permettono un adattamento specifico ai carichi di lavoro successivi.”

BIBLIOGRAFIA

  1. Dvorak J, Junge A, Chomiak J, Graf-Baumann T, Peterson L, Rösch D, Hodgson R. Risk factor analysis for injuries in football players. Possibilities for a prevention program. Am J Sports Med. 28(5 Suppl):S69-74, 2000
  2. Rodas G, Prunal R, Til L, Martin C. Medical Services Futbol Club Barcelona. Clinical Practice Guide for muscular injuries. Epidemiology, diagnosis, treatment and prevention. Apunts Med Esport. 64:179–203, 2009

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