Consulenza scientifica
IL FICO, FRUTTO DEGLI DEI!
Il fico, un albero e frutto antico, conosciuto sia dagli Etruschi che dai Fenici. Citato nella Bibbia, le sue foglie coprirono Adamo ed Eva. In India il fico è addirittura considerato un albero sacro. Romolo e Remo vennero allattati dalla lupa sotto l’ombra di un fico selvatico.
Plinio sosteneva che mangiare fichi “aumenta la forza dei giovani, migliora la salute dei vecchi e riduce le rughe”. Ed è da sempre riconosciuto come simbolo di longevità.
IL FICO, UN FIORE INVERTITO
I fichi e il loro particolare tipo di infiorescenza, chiamata syconium, sono un alimento tipico delle popolazioni mediterranee. Non si tratta, infatti, di un frutto, ma in realtà è un fiore invertito: il fiore sboccia internamente e non esternamente. È dunque un’infruttescenza che fiorisce all’interno del baccello scuro con tonalità rossastra, o bianca, o verde.
I fichi sono costituiti da più achene, i cosiddetti “semini”, che sono ciascuno dei frutti dal guscio duro e semi unici prodotti da ogni fiore.
Altro elemento caratterizzante il fico è l’impollinazione: non può contare sul vento, sulle api o sul polline di altri frutti. Il processo è garantito dalla vespa da fico chiamata Blastiphaga-Ficus. Questo insetto ha la responsabilità di trasportare il materiale genetico di questi fiori e di consentirne la loro riproduzione.
TANTE VARIETÀ DI FICHI
Circa 850 le varietà conosciute: Dottato, fico Melanzana, Collummu nero, Rigato del Salento, fico della Monaca, il Bellone ecc. Vi sono fichi bianchi, con buccia che va dal verde al giallo, e fichi neri, con buccia da rosso a marrone a violaceo; alcune varietà sono adatte per il consumo fresco, altre per l’essiccazione.
Si distinguono in:
- fioroni, che maturano in primavera-estate (da gemme dell’anno precedente)
- fichi veri e propri (o “forniti”) che maturano in estate-autunno
- i tardivi (o “cratiri”), gli ultimi dell’anno
FONTE NUTRIZIONALE PREZIOSA
Recentemente, l’interesse per il consumo di fichi è aumentato significativamente a causa dei loro metaboliti che supportano la salute. Questi ultimi sono in particolare legati alle elevate quantità di antociani, flavonoli e altri polifenoli che contribuiscono alla loro importante attività antiossidante. I composti polifenolici sono generalmente più alti nelle cultivar di fichi con buccia di colore scuro, che contengono livelli più elevati di antiossidanti, rispetto ai fichi con buccia di colore chiaro.
I fichi sono ricchi di zuccheri e acidi organici. Il glucosio e il fruttosio sono i principali zuccheri, mentre il saccarosio lo si ritrova in tracce. Le concentrazioni degli zuccheri sono differenti tra le cultivar. I principali acidi organici sono l’acido malico (predominante in piena maturazione) e citrico, mentre in quantità minore, ritroviamo gli acidi fumarico, ossalico, succinico e shikimico.
L’ESPERTA: UN AIUTO PER LA PREVENZIONE DI MALATTIE
“I composti fenolici presenti, sono associati alla sensorialità, al colore, al sapore e all’astringenza degli alimenti”. Indica la dottoressa Barbara Martinelli, che spiega: “Gli antociani sono responsabili dei colori di varie parti di piante come fiori, foglie e soprattutto frutti con bucce blu, viola o rosse. La loro azione antiossidante ha un ruolo specifico nella prevenzione di alcune malattie grazie ai loro molteplici effetti biologici, come l’eliminazione dei radicali liberi dal metabolismo cellulare, attività antimutagene e/o anticancerogene e antinfiammatorie“.
FICO: VALORI NUTRIZIONALI
I COMPOSTI FENOLICI
I fichi sono tra i frutti che presentano i più alti valori di composti fenolici:
- antociani, principalmente cianidina-3-rutinoside
- flavonoli, in particolare quercetina-rutinoside
- acidi fenolici come acido clorogenico
- flavoni come la luteolina e l’apigenina-rutinoside.
I loro livelli sono fortemente influenzati da vari fattori: colore, parte del frutto, maturità e processo di essiccazione. L’acido gallico, l’acido clorogenico, la rutina, la quercetina-3-O-rutinoside e l’epicatechina sono gli acidi fenolici e i flavonoidi più predominanti nelle varietà di fichi secchi e freschi.
Le varietà di colore scuro contengono una maggiore quantità di composti fenolici rispetto alle varietà di colore chiaro. E la maggiore quantità la ritroviamo nella buccia rispetto alla polpa del frutto. La fase di maturazione influenza le concentrazioni di composti fenolici nei fichi, le massime sono state riscontrate nei frutti maturi.
TANTI SALI MINERALI E FIBRE
I fichi non sono particolarmente ricchi di vitamine, ma abbondano in sali minerali:
- potassio
- calcio
- fosforo
- magnesio e ferro
per questo alleati della pelle, ossa e denti.
Contengono anche una buona quantità di fibre, che aiutano nella regolarità intestinale, inoltre alimentano la flora batterica (azione prebiotica). Hanno anche proprietà digestive.
Contrariamente a quanto si pensa l’apporto calorico non è alto, si parla infatti di 47 kcal ogni 100 grammi e hanno un indice glicemico medio. Le foglie, le radici, i frutti e il lattice della pianta sono noti per le loro proprietà salutari, tra cui l’inibizione dell’acetil-colinesterasi, le attività antimicotiche, antielmintiche e anticancerogene.
ATTENZIONE AGLI EFFETTI LASSATIVI
Possono avere un effetto lassativo è importante dunque non abusarne, oltre ad avere una discreta quantità di zuccheri e per tale motivo i diabetici e gli obesi devono fare attenzione al loro consumo.
Da sconsigliare anche in chi ha problemi diverticolari, in quanto i “semini” possono creare infiammazione e scatenare un crisi di diverticolite.
Attenzione anche ai soggetti allergici: questi frutti rientrano, infatti, in quella categoria di cibi che possono essere causa di allergie o intolleranze.
FICHI SECCHI
I fichi freschi possono essere sottoposti a due diversi processi di essiccazione:
- l’essiccazione al sole
- l’essiccazione al forno
L’essiccazione al sole mantiene il miglior rapporto zucchero/acido organico. Mentre l’essiccazione al forno mantiene più elevati i livelli dei composti fenolici. Gli studi mostrano che i fichi, adeguatamente essiccati, possono essere utilizzati come una buona fonte di composti fenolici e svolgere un’attività antiossidante più elevata.
BIBLIOGRAFIA
Bibliografia
- Arvaniti O. et al. Review on fresh and dried figs: chemical analysis and occurrence of phytochemical compounds, antioxidant capacity and health effects. Food Research International Volume 119. 2019
- Hssaini L. et al. Survey of phenolic acids, flavonoids and in vitro antioxidant potency between fig peels and pulps: chemical and chemometric approach. Molecules. 2021 May; 26(9): 2574
- Hssaini L. et al. Combined effect of cultivar and peel chromaticity on figs’ primary and secondary metabolites: preliminary study using biochemical and FTIR fingerprinting coupled to chemometrics. Biology (Basel). 2021
- Slatnar A. et al. Effect of drying of figs (Ficus carica L.) on the contents of sugars, organic acids, and phenolic compounds. J Agric Food Chem. 2011
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