Consulenza scientifica
LA CILIEGIA
Il prunus avium o cerasus, meglio noto come ciliegia, è un piccolo frutto con forma tondeggiante -talvolta dalla sembianza cuoriforme – con diametro di circa 1-2 cm ed un colore rosso intenso. La fioritura avviene in piena primavera, i frutti nascono da fiori bianchi di nota bellezza, regalando uno spettacolo unico.
Grandezza e colore differiscono in base alle numerose varietà di questo frutto derivanti principalmente da due categorie di piante:
- ciliegi a frutto dolce (Prunus avium L.)
- ciliegi a frutto acido (Prunus avium Cerasus L.)
Le prime notizie delle origini ci sono giunte grazie ai testi dello scrittore naturalista Plinio il Vecchio, il quale colloca le prime coltivazioni di ciliegia in Asia Minore – attuale Turchia – e importate in Italia nel 72 a.c.
L’ESPERTA: CILIEGIA, RICCA DI COMPONENTI BIOATTIVI
“Oltre alle qualità organolettiche della ciliegia, questo piccolo frutto, è stato attentamente studiato per le sue numerose proprietà“. Indica la dottoressa Barbara Martinelli, che aggiunge: “È un alimento ricco di nutrienti con un contenuto calorico relativamente basso e quantità significative di importanti componenti alimentari bioattivi quali fibre, polifenoli, carotenoidi, quercetina, vitamina C, E e potassio. Inoltre è un’ottima fonte di triptofano, serotonina e melatonina”.
CILIEGIA: BENEFICI
Una recente review ha analizzato gli effetti delle suddette componenti bioattive sullo stato di salute individuando i seguenti benefici ottenuti dal consumo di ciliegie:
- RIDUZIONE DEI MARKER PER LO STRESS OSSIDATIVO E DELLO STATO INFIAMMATORIO: I polifenoli, la melatonina, i carotenoidi e le vitamine E e C contribuiscono tutti alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie delle ciliegie. I marker di stress ossidativo e infiammazione monitorati negli studi sull’uomo con le ciliegie sono numerosi e la maggior parte ha mostrato una loro riduzione solo nei restanti due studi i valori sono risultati invariati (probabilmente anche a causa della variazione di quantità di ciliegie somministrata).
- RIDUZIONE DELL’INDOLENZIMENTO MUSCOLARE INDOTTO DALL’ESERCIZIO E RIDUZIONE DELLA FORZA MUSCOLARE: Il danno muscolare è stato valutato determinando le concentrazioni sieriche di creatina chinasi (CK) e lattato deidrogenasi (LDH), il recupero è stato stimato mediante il ripristino della forza e la diminuzione dell’indolenzimento muscolare e i livelli di dolore muscolare sono stati determinati dalla scala analogica visiva (VAS). L’attenuazione del danno muscolare indotto dall’esercizio da parte delle ciliegie, sembra essere correlata alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie degli antociani e di altri composti fenolici in esse contenuti.
- RIDUZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA: Gli effetti del consumo di ciliegie sulla pressione sanguigna sono stati esaminati in studi con somministrazioni diverse di succo di ciliegia. I risultati indicano che sia la dose che il tempo post-assunzione sono importanti nel determinare l’abbassamento della pressione sanguigna. Gli effetti acuti del concentrato di ciliegia sulla pressione arteriosa sono stati associati all’aumento delle concentrazioni plasmatiche degli acidi vanillico e protocatecuico, metaboliti dell’antociano cianindina-3-glucoside. La diminuzione della pressione sanguigna causata dal consumo prolungato di ciliegie potrebbe essere stata causata dalla diminuzione di uno dei più potenti vasocostrittori e dall’ incremento di uno dei più importanti vasodilatatori presenti. Sebbene siano necessari ulteriori studi, la letteratura disponibile supporta la conclusione che il consumo regolare di ciliegie può ridurre l’incidenza di diabete mellito di tipo 2 e malattie cardiovascolari.
- MIGLIORAMENTO DEL SONNO, DELLE FUNZIONI COGNITIVE E DEL TONO DELL’UMORE: Gli studi che hanno valutato il consumo di ciliegie hanno riportato una diminuzione del cortisolo urinario e dell’ansia e un miglioramento dell’umore. Le funzioni cognitive sono risultate migliorate in 6 studi su 7. In studi su modelli animali i polifenoli della ciliegia hanno protetto le cellule neuronali dai danni causati dall’aumento dello stress ossidativo, hanno migliorato la memoria e hanno prevenuto la malattia di Alzheimer indotta dal beta amiloide. Nel complesso, questi rapporti supportano un ulteriore esame dei possibili effetti di miglioramento cognitivo del consumo di ciliegie.
- RIDUZIONE DELL’EMOGLOBINA GLICATA: I risultati di studi su colture umane, animali e cellulari suggeriscono che gli antociani possono ridurre la glicemia rallentando la produzione di glucosio da carboidrati complessi, la produzione di glucosio epatico, diminuendo la produzione di glucagone da parte delle cellule pancreatiche dedicate, aumentando l’assorbimento epatico di glucosio e la produzione di insulina. Nel loro insieme le prove che suggeriscono che il consumo di ciliegie può promuovere una sana regolazione del glucosio. L’azione ipoglicemizzante delle ciliegie è attribuibile in gran parte all’acido clorogenico uno dei principali polifenoli.
- RIDUZIONE DELLE LIPOPROTEINE A BASSISSIMA DENSITÀ (VLDL): In contrasto con gli studi effettuati con partecipanti sani, studi con soggetti in sovrappeso e obesi che avevano elevati lipidi nel sangue ha riportato una diminuzione del rapporto VLDL e trigliceridi/lipoproteine ad alta densità (TG/HDL) dopo il consumo di succo di amarena per 4 settimane. Sembra che il profilo lipidico dei partecipanti allo studio, piuttosto che il tipo di ciliegie, abbia contribuito ai diversi risultati tra questi due studi.
CILIEGIA: VALORI NUTRIZIONALI
BIBLIOGRAFIA
- IEO – Banca Dati di composizione degli Alimenti (BDA)
- Kelley DS, Adkins Y, Laugero KD. A review of health benefits of cherries. Nutrients 2018
- McCune LM, Kubota C, Stendell-Hollis NR, Thomson CA. Cherries and health: a review. Crit Rev Food Sci Nutr. 2011
- McHugh M. The health benefits of cherries and potential applications in sports. Scand J Med Sci Sports. 2011
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