GIORNATA MONDIALE DELL’OBESITÀ 2025: CAMBIAMO I SISTEMI, NON LE PERSONE

L’obesità è una malattia cronica e un problema di sistema, non solo individuale. Sistemi alimentari non salutari, sanità inadeguata e ambienti poco favorevoli all'attività fisica contribuiscono all'aumento dell'obesità globale. Affrontarla richiede politiche efficaci su cibo, salute e ambiente. La Giornata Mondiale dell’Obesità 2025 chiede cambiamenti strutturali per un futuro più sano. Cambiare i sistemi, non le persone, è la chiave per combattere questa emergenza sanitaria. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Barbara Martinelli

Dottore in Dietistica. Ha conseguito la laurea triennale in dietistica nel 2014; laurea magistrale in Scienze dell’Alimentazione nel 2016. Lavora presso l’UOSA Dietetica e Nutrizione Clinica dell’AOU Senese. Relatore in numerosi congressi in ambito nutrizionale e docente nei corsi per il personale dell’AOU Senese.

L’OBESITÀ È UN PROBLEMA DI SISTEMA, NON SOLO INDIVIDUALE

Il 4 marzo 2025 si celebra la Giornata Mondiale dell’Obesità, un’occasione per sensibilizzare governi, aziende e media sull’urgenza di contrastare l’aumento dei tassi di obesità a livello globale. Troppo a lungo il dibattito su questa emergenza sanitaria si è concentrato esclusivamente sugli individui, trascurando il ruolo determinante dei sistemi in cui viviamo.

Per troppo tempo, l’obesità è stata considerata una questione di responsabilità personale, ridotta a scelte alimentari sbagliate o a uno stile di vita sedentario. In realtà, questa visione è fuorviante e semplifica eccessivamente un problema complesso. L’aumento dell’obesità non è solo il risultato delle decisioni individuali, ma il prodotto di sistemi disfunzionali che influenzano la nostra salute ogni giorno.

Dai sistemi alimentari alla sanità, dall’ambiente urbano ai media, molti fattori esterni contribuiscono all’aumento dei tassi di obesità nel mondo. Per affrontare questa crisi globale, dobbiamo spostare il focus dalle singole persone ai meccanismi più ampi che plasmano il nostro comportamento e le nostre opportunità di vivere in modo sano.

Oggi, in molte parti del mondo, è più facile ed economico acquistare cibi ultra-processati, ricchi di zuccheri, grassi saturi e sale, piuttosto che opzioni fresche e nutrienti. Questo non è un caso, ma il risultato di un sistema alimentare che incentiva la produzione e la vendita di alimenti ipercalorici, spesso accessibili ovunque e a prezzi più bassi rispetto ai cibi sani.

Le politiche agricole, i sussidi per determinati tipi di colture e la mancanza di regolamentazione sulle strategie di marketing dei cibi poco salutari hanno contribuito a creare un ambiente in cui le persone sono esposte quotidianamente a opzioni alimentari non equilibrate. Senza interventi mirati—come tasse sulle bevande zuccherate, etichette nutrizionali più trasparenti e una maggiore regolamentazione della pubblicità alimentare—è difficile aspettarsi un’inversione di tendenza.

Gli spazi in cui viviamo, lavoriamo e ci muoviamo hanno un impatto significativo sul nostro livello di attività fisica e, di conseguenza, sul rischio di sviluppare obesità. Tuttavia, molte città e comunità non sono progettate per favorire stili di vita attivi:

  • Mancanza di spazi verdi e infrastrutture per il tempo libero.
  • Scarsa accessibilità a percorsi pedonali e ciclabili sicuri.
  • Aree urbane dominate dal traffico e prive di incentivi per il movimento quotidiano.

Le politiche urbanistiche devono essere parte della soluzione, promuovendo ambienti che incentivino il movimento e rendano più semplice adottare abitudini sane.

Un altro ostacolo significativo è la narrazione diffusa sull’obesità nei media, spesso incentrata sulla colpevolizzazione degli individui. La rappresentazione di chi vive con obesità è spesso stereotipata e dannosa, contribuendo a uno stigma che può scoraggiare le persone dal cercare cure adeguate.

I media devono essere parte del cambiamento, promuovendo una comunicazione più equilibrata e basata sulla scienza, che riconosca l’obesità come una malattia complessa e non come un fallimento personale.

GIORNATA MONDIALE DELL’OBESITÀ 2025: AZIONI CONCRETE PER CAMBIARE I SISTEMI

Contrastare l’aumento dell’obesità richiede un approccio globale e coordinato. Nessuna singola azione può fermare questa crescente epidemia: è necessario intervenire sui sistemi sanitari, sui sistemi alimentari, sugli ambienti di vita e sulla società nel suo insieme.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Obesità 2025, chiediamo misure concrete per affrontare questa crisi sanitaria globale.

AZIONI URGENTI NEI SISTEMI SANITARI

Per migliorare la prevenzione e la gestione dell’obesità, i sistemi sanitari devono:

  • Riconoscere l’obesità come una malattia e implementare strumenti di monitoraggio e sorveglianza.
  • Integrare la prevenzione e la gestione dell’obesità nei programmi per le malattie non trasmissibili (NCD), con un focus sulla medicina di base.
  • Garantire l’accesso ai servizi sanitari per l’obesità nei pacchetti di assicurazione sanitaria e copertura sanitaria universale.
  • Formare e supportare il personale sanitario affinché possa offrire un’assistenza centrata sulla persona.

RIFORMA DEI SISTEMI ALIMENTARI PER UNA DIETA PIÙ SANA

I governi devono adottare misure più incisive per ridurre il consumo di cibi non salutari e promuovere un’alimentazione equilibrata, tra cui:

  • Tassazione delle bevande zuccherate per ridurne il consumo.
  • Etichettatura chiara e obbligatoria sui prodotti alimentari per migliorare la trasparenza nutrizionale.
  • Restrizioni alla pubblicità di prodotti poco salutari, specialmente quella rivolta ai bambini.
  • Maggiore accesso a cibi sani, con interventi mirati lungo tutto il ciclo di vita:
    •     Protezione e promozione dell’allattamento al seno.
    •     Politiche per un’alimentazione sana nelle scuole e nei luoghi pubblici.
    •     Riformulazione degli alimenti industriali per ridurre zuccheri, grassi saturi e sodio.

AMBIENTI E SOCIETÀ PIÙ SALUTARI

Per rendere più semplice adottare uno stile di vita sano, servono cambiamenti nei nostri ambienti e nella società:

  • Creazione di spazi verdi pubblici per favorire l’attività fisica a tutte le età.
  • Trasporti più sostenibili, con infrastrutture che incentivino camminate e percorsi ciclabili.
  • Incentivi fiscali per lo sport, come riduzioni delle tasse su attrezzature sportive e sussidi per attività extrascolastiche.
  • Aziende più inclusive, che combattano la stigmatizzazione dell’obesità e promuovano il benessere dei dipendenti.
  • Un ruolo attivo dei media, per cambiare la narrazione sull’obesità, eliminando stereotipi e pregiudizi.

BIBLIOGRAFIA

  1. Bray GA, Kim KK, Wilding JPH. Obesity: a chronic relapsing progressive disease process. Diabetes Obes Metab. 2017.
  2. Swinburn BA, Kraak VI, Allender S, et al. The global obesity pandemic: shaped by global drivers and local environments. Lancet. 2019.
  3. Gortmaker SL, Swinburn BA, Levy D, et al. Changing the future of obesity: science, policy, and action. Lancet. 2011.

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