Consulenza scientifica
LA PREVENZIONE
Uno degli aspetti cruciali su cui si concentra la nuova strategia di prevenzione è la riduzione dei fattori di rischio legati allo stile di vita, con particolare attenzione all’obesità. Numerosi studi hanno dimostrato che il sovrappeso e l’alimentazione scorretta sono associati a ben 12 tipi di tumore, tra cui quelli al seno, al colon e al pancreas. Adottare abitudini alimentari sane, mantenere un peso corporeo adeguato e praticare regolarmente attività fisica può fare una grande differenza nella prevenzione oncologica.
L’obiettivo della Giornata Mondiale è promuovere un approccio globale e personalizzato alla malattia, sensibilizzando l’opinione pubblica e i sistemi sanitari sull’importanza di un supporto più umano e di strategie efficaci di prevenzione del cancro. Uniti, possiamo costruire un futuro in cui ogni persona sia vista prima come individuo, e non solo come paziente.
STILI DI VITA E TUMORI: L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE ATTIVA
Oltre un miliardo di persone nel mondo convive con l’obesità, una condizione che rappresenta un grave problema di salute pubblica. In Italia, questa problematica riguarda circa il 10% degli adulti, ovvero circa 6 milioni di cittadini. L’eccesso di peso non è solo un fattore di rischio per malattie metaboliche e cardiovascolari, ma è anche direttamente collegato a 12 tipi di tumore, aumentando in modo significativo le probabilità di sviluppare la malattia.
Nonostante ciò, l’attenzione agli stili di vita sani da parte degli operatori sanitari risulta ancora insufficiente. Attualmente, solo il 43% delle persone in sovrappeso riceve indicazioni da parte del personale medico per perdere peso. Anche chi presenta altri fattori di rischio oncologico ottiene poche raccomandazioni: meno della metà dei fumatori (48%) riceve un chiaro invito a smettere di fumare da un medico.
Eppure, la prevenzione oncologica è fondamentale. Nel 2022, sono stati diagnosticati 20 milioni di nuovi casi di cancro nel mondo e si sono registrati 9,7 milioni di decessi. È importante sottolineare che il 40% delle morti per tumore è attribuibile a fattori di rischio modificabili, come il fumo, il consumo di alcol, la sedentarietà e l’eccesso di peso. Adottare corretti stili di vita e sensibilizzare la popolazione su queste tematiche deve essere una priorità per ridurre l’incidenza del cancro e migliorare la salute pubblica.
CANCRO E STILI DI VITA: IL PESO DI ALCOL, FUMO, SEDENTARIETÀ E CONDIZIONI SOCIALI
Nel 2024, in Italia, si stimano 390.100 nuove diagnosi di tumore, un dato che conferma l’impatto significativo dei fattori di rischio modificabili sulla salute della popolazione. Nonostante le evidenze scientifiche dimostrino il legame tra cattive abitudini e insorgenza del cancro, molte persone faticano ancora ad adottare stili di vita sani.
Le statistiche mostrano una realtà preoccupante: quasi il 60% degli adulti consuma alcol, il 33% è in sovrappeso e il 10% soffre di obesità. Inoltre, il 28% della popolazione è sedentario e il 24% fuma. Questi comportamenti hanno conseguenze dirette sulla salute: il consumo di alcol è associato a 7 tipi di tumore, mentre l’obesità è correlata a 12 forme tumorali. Ancora più allarmante è il dato sul fumo, responsabile da solo del 25% dei decessi oncologici nel mondo.
Ma la prevenzione del cancro non può prescindere dall’analisi del contesto sociale. Fattori come il livello di istruzione e le difficoltà economiche influenzano profondamente le abitudini quotidiane: il fumo, la sedentarietà e l’eccesso di peso sono più diffusi tra le persone con minori risorse finanziarie. Inoltre, le difficoltà economiche possono ridurre le possibilità di cura, aumentando il rischio di mortalità del 20% anche in sistemi sanitari universalistici.
Per questo, i programmi di prevenzione oncologica devono ampliare il proprio orizzonte, considerando non solo la promozione di stili di vita sani, ma anche l’impatto delle barriere sociali ed economiche che ostacolano il cambiamento. Un approccio più inclusivo è essenziale per migliorare l’adesione alle strategie di prevenzione e ridurre l’incidenza del cancro.
CURA DEL CANCRO: UN APPROCCIO PERSONALIZZATO E UMANO
La Giornata Mondiale contro il Cancro introduce un nuovo paradigma nella gestione della malattia: la “people-centred care”, un modello che pone al centro non solo il paziente, ma l’intera persona, con tutte le sue esigenze emotive, psicologiche e sociali. Questo approccio innovativo va oltre la semplice assistenza medica, coinvolgendo anche i familiari e la comunità di riferimento, per offrire un sostegno più ampio e inclusivo.
Il tema “United by Unique” evidenzia l’importanza di considerare l’unicità di ogni individuo nel percorso di cura, riconoscendo che il cancro non colpisce solo il corpo, ma ha un impatto profondo su ogni aspetto della vita. Integrare nel trattamento il supporto psicologico ed emotivo, insieme all’attenzione ai fattori sociali, può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti e ottimizzare i risultati clinici.
Questo approccio non solo favorisce una maggiore umanizzazione della cura, ma consente anche un utilizzo più efficiente delle risorse sanitarie, riducendo i costi dell’assistenza e migliorando l’efficacia dei trattamenti. La prevenzione oncologica e la presa in carico personalizzata rappresentano le chiavi per un sistema sanitario più equo e attento alle reali necessità di chi affronta la malattia.
BIBLIOGRAFIA
- World Cancer Research Fund, American Institute for Cancer Research. Diet, Nutrition, Physical Activity and Cancer: a Global Perspective. 2018.
- Islami F, Goding Sauer A, Miller KD, et al. Proportion and number of cancer cases and deaths attributable to potentially modifiable risk factors in the United States. CA Cancer J Clin. 2018.
- Wild CP, Weiderpass E, Stewart BW (Eds). World Cancer Report: Cancer Research for Cancer Prevention. International Agency for Research on Cancer, 2020.
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