Consulenza scientifica
I formaggi vengono considerati da molti un peccato di gola che fa ingrassare. Vanno consumati con moderazione se si vuole mantenere la linea?
Un noto proverbio recita: “Il troppo stroppia (o storpia)”. Questo per indicare la negatività di ogni eccesso. Se non strettamente necessario non dobbiamo eliminare nulla dalla nostra alimentazione.
I formaggi sono tra gli alimenti “abbastanza” calorici, perché hanno una buona componente di grassi, ma oltre ad essere molto buoni, contengono anche proteine nobili, calcio, vitamina D, molto importanti per la nostra salute. Per controllare le calorie possiamo optare per i formaggi freschi di mucca un po’ meno calorici da consumare sempre con moderazione e ogni tanto concederci anche un po’ di gorgonzola. Quello che va evitato è il consumo extra dei formaggi a fine pasto, abitudine abbastanza frequente.
Se si vuole evitare di fare spuntini tra i pasti, una buona strategia è proprio quella di mangiare formaggio. Ma è davvero un alimento capace di controllare l’appetito? È saziante?
La notizia è vera e questo grazie alla presenza di sieroproteine e caseina considerate “slow protein” per i lenti tempi di assimilazione dei suoi amminoacidi che possono arrivare sino a 7 ore dopo il pasto.
Molte persone sono convinte che il formaggio light sia magro e che quindi non faccia ingrassare. È una falsa credenza?
Anche questo è un mito da sfatare.
Inoltre, alcuni studi dimostrano che se si pensa che un prodotto sia “light”, si è psicologicamente portati a consumarne una quantità maggiore, finendo così per assumere ricche dosi di prodotto, contrariamente a quanto si farebbe con la versione normale. Rinunciando anche ad un sapore più appetibili.
Cosa c’è nei formaggi light?
Se si considera che la maggior parte dei formaggi contiene una quantità di grassi piuttosto elevata (dal 15 al 60%) e che la riduzione che viene apportata togliendo i grassi al formaggio di una certa percentuale (mettiamo anche del 40%), realizzando la versione magra di un normale formaggio, avrà sempre e comunque un’elevata quantità di grassi, a meno che non si scelga di consumare ricotta, feta, quartirolo nella versione light.
Il formaggio andrebbe consumato idealmente a fine pasto. Giusto o sbagliato?
Il formaggio nella nostra dieta va inserito al posto di un secondo. Mangiarlo in più abitudinariamente, a fine pasto, comporta un eccesso di calorie e grassi che possono risultare dannosi per la salute.
Inoltre, essendo un alimento ricco di grassi è sconsigliato abbinarlo ad un altro alimento che può contenere molti grassi. Questo nel tempo può portare a danni alla nostra salute.
Mangiare formaggio influisce sul colesterolo e ne aumenta i valori. Verità o falso mito?
Parzialmente falso. Il contenuto di colesterolo nei formaggi oscilla tra i 60 – 100mg per 100g di parte edibile, un quantitativo importante ma non eccessivo, soprattutto in virtù del fatto che le carni ne contengono quantità pressoché analoghe.
In generale gli ultimi dati scientifici non mostrano un impatto così negativo del consumo di formaggio sul colesterolo o sul rischio cardiovascolare. Gli effetti dell’aumento del colesterolo, mediati dagli acidi grassi saturi, sembra siano mitigati dalla presenza di preziose proteine e minerali, presenti negli alimenti complessi come formaggio e yogurt, che limitano l’assorbimento dei grassi saturi.
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