Consulenza scientifica
GLICEMIA SOTTO CONTROLLO
Il mantenimento di un buon controllo glicemico è cruciale per prevenire le complicanze a lungo termine del diabete, tuttavia numerosi fattori possono influenzare i livelli glicemici e rendere difficile il mantenimento dei target ottimali.
L’alimentazione è indubbiamente uno dei i principali fattori che influenzano i livelli glicemici e non stupisce dunque che le maggiori Società Scientifiche nazionali ed internazionali abbiano individuato nella dieta la prima terapia per il diabete.
Le evidenze disponibili supportano l’efficacia della terapia nutrizionale nella gestione complessiva del diabete mellito, associata a riduzioni assolute dell’emoglobina glicata dell’1,0-1,9% per le persone con diabete di tipo 1 e dello 0,3-2,0% per le persone con diabete di tipo 2.
ALIMENTAZIONE PERSONALIZZATA
La terapia dietetica rimane una componente imprescindibile della cura del diabete anche dopo inizio della terapia farmacologica, con la quale la terapia nutrizionale deve essere integrata.
Non esiste tuttavia un modello alimentare “universale”, dunque la prescrizione deve essere personalizzata in base alla valutazione delle preferenze e degli obiettivi metabolici, e mirare al miglioramento o al mantenimento degli obiettivi glicemici e di peso corporeo, promuovendo modelli alimentari salutari (con enfasi sull’importanza di un’alimentazione varia, seppure mantenendo il piacere del cibo), fornendo inoltre strumenti pratici per la pianificazione quotidiana dei pasti.
DIABETE E FESTIVITÀ NATALIZIE
Numerosi studi hanno chiaramente dimostrato, anche attraverso l’analisi di dati derivanti da sistemi di monitoraggio in continuo della glicemia (CGM), che i periodi di festa e di vacanza, significativamente associati a sovralimentazione ed aumento di peso, determinano un peggioramento del controllo glicemico nella maggior parte dei soggetti, rispetto ai periodi non festivi. È altrettanto noto che i livelli di glucosio ed Hb glicata subiscono variazioni stagionali, risultando maggiori nei mesi più freddi rispetto a quelli caldi, con picchi più evidenti nei livelli di glicemia a digiuno dopo Natale e Pasqua.
Per molte persone con diabete, la parte più impegnativa del piano di trattamento è proprio determinare cosa mangiare, soprattutto in periodi di maggiori eccessi alimentari. Mantenere le indicazioni nutrizionali durante le festività natalizie infatti può risultare difficile per i pazienti affetti da diabete mellito e spesso rappresentare una fonte di stress.
L’ESPERTA: SCEGLIERE CIBI SALUTARI PER GODERSI LE FESTE
“Tuttavia esistono molti cibi salutari, moderatamente calorici e ricchi di micronutrienti benefici, che possono essere consumati durante le occasioni di festa, mantenendo un equilibrio tra gusto e moderazione, godendosi le feste senza rimorsi e preoccupazioni“. Indica la dottoressa Caterina Formichi. Che prescrive: “In particolare, è preferibile consumare cibi ricchi di fibre, proteine e carboidrati a basso indice glicemico come frutta, verdura, cereali integrali e legumi, riducendo il consumo di alimenti ricchi in zucchero e carboidrati raffinati, cibi ad alto contenuto di sale e ricchi di grassi saturi e acidi trans, che possono far aumentare glicemia, colesterolo e pressione sanguigna. Per rendere più semplice la gestione pratica dei pasti, il team sanitario che ha in cura il paziente dovrebbe aiutarlo ad individuare gli alimenti che hanno maggiore impatto sulla glicemia e devono quindi essere evitati o limitati”.
DECALOGO ALIMENTARE NATALIZIO
Per favorire la gestione del diabete durante il periodo natalizio, la SID (Società Italiana di Diabetologia) ha stilato un decalogo comprendente alcune regole, facilmente applicabili, per mantenere un buon controllo glicemico durante il periodo natalizio senza rinunciare alle occasioni di festa.
- Occhio alle porzioni! – Ridurre le quantità dei cibi per ogni pasto per assaporare tutti i piatti della tradizione senza nuocere eccessivamente alla glicemia.
- Misurare più spesso la glicemia – Prima e dopo i pasti, per diventare consapevoli dei cibi che maggiormente aumentano la glicemia e provvedere eventualmente a correzioni estemporanee con boli addizionali di insulina, per chi ne fa uso (secondo le indicazioni del team sanitario).
- Bere tanta acqua – Quando mangiamo di più, bere tanta acqua aiuta la diuresi; al contrario, è bene evitare alcolici e bevande zuccherate.
- Via libera alla verdura – Assunta all’inizio di ogni pasto o nel contesto di essi aiuta a sentirsi sazi più facilmente e limita l’assorbimento degli zuccheri.
- Non restare a digiuno a lungo – Fare dei piccoli spuntini con frutta fresca o cereali integrali protegge da oscillazioni glicemiche ampie, permettendo di giungere al pasto successivo senza troppo appetito.
- Usare l’olio extravergine d’oliva – Condire sempre le nostre pietanze con olio extravergine di oliva, un vero toccasana per il cuore e i vasi, evitando l’utilizzo di burro o strutto.
- Dopo i pasti mettersi in moto – Dopo un pasto sostanzioso, una passeggiata in compagnia o un po’ di ballo con gli amici consentono di attenuare i picchi glicemici post-prandiali.
- Attenzione ai dolci e alla frutta secca – Meglio non consumarli a fine pasto, quando aumenterebbero eccessivamente il carico glicemico. Preferire i dolci fatti in casa, soprattutto se preparati con farine integrali (tipo 2) o di legumi. La frutta secca, in piccole quantità, può essere assunta come uno spuntino inter-prandiale.
- Usare metodi di cottura sani – Preparare le nostre pietanze usando la cottura al vapore, al forno, alla griglia, ed evitando la frittura.
- Al di fuori dei giorni di festa tornare a regime – Compensare tutte le eccezioni seguendo con attenzione il regime dietetico abituale nei giorni non festivi.
- Condividere la tavola con i nostri cari – La vicinanza dei nostri affetti ci aiuta a gestire il diabete con giudizio e buon senso, nelle festività natalizie e durante tutto l’anno.
UNA BUONA ORGANIZZAZIONE FA LA DIFFERENZA
Accanto a queste semplici regole, per un ulteriore aiuto nel semplificare la gestione del diabete durante il periodo natalizio, è utile pensare in anticipo che cosa preparare (evitando di piluccare durante la preparazione!) o cosa verrà preparato. Questo consentirà di organizzarsi nei giorni precedenti, eventualmente mangiando più leggero, con più verdure e proteine, o facendo più attività fisica.
Se, al contrario, si mangia fuori, è utile informarsi sul menù, per regolarsi sulle scelte da fare, decidendo quali portate prediligere e di quali, al contrario, si può fare a meno.
Quando possibile, è preferibile scegliere di preparare gli alimenti, anziché acquistarli, utilizzando farina di tipo 2, integrale, al posto della farina 0 e 00 oppure le farine di legumi, e sostituire il burro con olio EVO o di frutta secca; è possibile inoltre utilizzare bevande vegetali come il latte di cocco per amalgamare le pietanze.
Alcuni cibi troppo elaborati e ricchi di grassi (patatine fritte, polpette, verdure fritte) possono essere sostituiti con cibi ugualmente gustosi, ma più salutari (chips di verdure al forno, polpette di verdure, crudité con hummus di ceci).
Se si consumano dolci è preferibile ridurre altri carboidrati (pane, pasta, patate, riso), per ridurre l’impatto sulla glicemia, oppure limitare il pasto successivo.
Deve essere limitato il consumo di alcool, che può abbassare la glicemia e interferire negativamente con i farmaci. Se si consumano alcolici, meglio farlo insieme al cibo.
Inoltre, bisogna ricordarsi di masticare lentamente, in modo da favorire l’insorgenza del senso di sazietà, evitare disturbi digestivi e gustarsi maggiormente il cibo.
Bisogna cercare di mantenere la regolarità dei pasti, mangiando negli orari abituali, ma nel caso il pasto sia posticipato, è importante ricordarsi di consumare un piccolo spuntino nell’orario solitamente dedicato al pasto.
Un consiglio utile è quello di fare la spesa a stomaco pieno, quando si è meno affamati e meno inclini ad acquistare cibi non necessari, altamente calorici e scarsamente nutrienti.
È importante dormire a sufficienza (7 – 8 ore a notte), per rendere più semplice il controllo della glicemia; è inoltre dimostrato che la carenza di sonno si associa a sovralimentazione, con preferenza per cibi grassi e zuccherati.
Vale la pena ricordare a tutti i soggetti affetti da diabete di non imporsi di perdere peso durante le festività, obiettivo ambizioso ma potenzialmente fallimentare, cercando invece di mantenere il peso.
Infine, ogni paziente deve assicurarsi di avere a disposizione tutti i farmaci e presidi necessari per attenersi al piano di cura della propria malattia.
BIBLIOGRAFIA
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