Consulenza scientifica
PASTI FUORI CASA: UNA TENDENZA IN AUMENTO
I pasti fuori casa sono considerati meno salutari di quelli fatti in casa in quanto sono spesso più ricchi di grassi, sale e zucchero. E poveri di vitamine e minerali. Pertanto, è stato spesso suggerito che mangiare fuori sia uno dei fattori che contribuiscono in modo significativo all’epidemia di obesità.
Negli ultimi 10 anni, si è registrato un aumento del consumo di cibo fuori casa che ha raggiunto il 26% della spesa finanziaria totale delle famiglie. Allo stesso tempo, il numero di fast-food è aumentato notevolmente.
MANGIARE FUORI CASA E AUMENTO DEL PESO
Diversi studi supportano i dati che coloro che consumano pasti da asporto hanno in media un apporto energetico giornaliero più elevato rispetto alle persone che consumano raramente questo tipo di pasti e hanno maggiori probabilità di avere obesità o sovrappeso.
Un maggiore Indice di Massa Corporea (IMC) ed una maggiore percentuale di grasso corporeo, di coloro che mangiano fuori casa, al fast-food e altri ristoranti simili, è diversa tra i sessi, con un’associazione positiva negli uomini ma non nelle donne.
Ciò è coerente con studi precedenti che hanno rilevato che gli uomini con un IMC elevato avevano maggiori probabilità di mangiare al ristorante e consumare pasti più energetici. Mangiare seduti al ristorante sembra che faciliti un maggior intake energetico.
Inoltre, alcuni studi sembrano mostrare che una maggiore densità di fast food sia associata ad un aumento dell’obesità.
L’ESPERTA: ATTENZIONE A QUALITÀ E PORZIONI DEI CIBI
“Motivo: il motivo principale per cui mangiare fuori è associato al sovrappeso è la qualità degli alimenti, ovvero il tipo di oli usati per i cibi fritti, porzioni maggiori rispetto al proprio fabbisogno con un elevato contenuto calorico.” Spiega la dottoressa Barbara Paolini, che indica: “Il fenomeno si sta registrando sempre più anche in Italia in particolare tra i giovani, molto influenzati dagli stili di vita moderni. Inoltre, i ragazzi che mangiano spesso fuori casa consumano meno frutta e verdura e più bevande zuccherate, abitudini a loro volta associate con un maggiore indice di massa corporea.”
COSA FARE?
Stare al passo con i tempi, per andare incontro alle esigenze soprattutto dei giovani, ai quali dovrebbe essere data una educazione alimentare di scelte salutari. Dovrebbe esserci un’offerta di “fast food sani”, che servano pasti con ingredienti salutari e alternative alle bevande zuccherate, quello che per ora i genitori possono fare è cercare dei posti meno peggio, anche se non è facile trovarli.
Mangiare a casa è più salutare. Le persone che consumano pasti cucinati in casa più di 5 volte a settimana hanno il 28% in meno di probabilità di essere sovrappeso e il 24% in meno di avere una percentuale di grasso corporeo in eccesso.
È dunque necessario dedicare più tempo al cibo in casa, coinvolgendo i ragazzi in cucina, insegnando loro a riconoscere gli ingredienti migliori e il valore della dieta mediterranea.
BIBLIOGRAFIA
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